Sei tonnellate di materiali recuperati dai fondali di Marina Grande. Tra questi, un’imbarcazione in vetroresina di quattro metri di lunghezza, un copertone per gru da mezzo quintale di peso ed oltre trecento nasse.
E, ancora, pezzi di rete, batterie, tubolari, attrezzature per la nautica e la pesca, lattine e bottiglie di plastica.
Dieci giorni che hanno visto impegnati tecnici subacquei specializzati e che si sono conclusi con una giornata ecologica alla quale hanno partecipato il nucleo di operatori subacquei della Guardia Costiera, agli ordini del comandante Ciro Scelzo e della Guardia di Finanza di Napoli, guidati dal comandante Nicola Riccio, oltre a volontari di Marevivo, del Centro Immersioni di Torre del Greco, dell’Associazione Jacques Cousteau e del Centro subacqueo Sant’Erasmo.
Obiettivo, liberare dai rifiuti un’area posta ad una profondità compresa tra i 12 e i 25 metri, per restituire alla collettività un tratto di costa completamente bonificato, con ricadute sia in termini ambientali che di attrattività turistica.