Recuperate due tonnellate di rifiuti a Sorrento. L’operazione è frutto di cinque giorni di lavoro tra Marina Grande e la spaggia di San Francesco. Presenti anche volontari del Project Mare dell’Amp Punta Campanella.
Dai copertoni all’attrezzatura per la pesca. Materiali plastici. C’era di tutto nei fondali marini di Sorrento. Due tonnellate di rifiuti di ogni genere sono state recuperate attraverso certosine operazioni di bonifica e monitoraggio dei fondali della penisola sorrentina. Il tratto in questione è quello tra Marina Grande e la spiaggia di San Francesco.

Le operazioni si sono concluse questa mattina, con una giornata ecologica che ha visto il supporto degli uomini del Nucleo Sommozzatori di Napoli della Guardia di Finanza e del Locamare Sorrento della Guardia Costiera.
“Questa iniziativa si inserisce nel quadro più ampio di azioni volte al monitoraggio dei fondali marini – spiega il presidente del consiglio comunale, Luigi Di Prisco -. Da evidenziare che, a seguito dei numerosi interventi svolti nel corso degli anni, lo stato dei fondali è notevolmente migliorato, tanto che i rifiuti presenti si trovano in zone non interessate da precedenti azioni di bonifica”.
Nelle aree già oggetto di pulizia, c’è una residuale presenza di rifiuti dovuta esclusivamente agli spostamenti causati dalle mareggiate. Oltre a continuare in questa direzione, nel corso dei prossimi anni, tenendo alta l’attenzione sui fondali, è necessario “Proseguire nella divisione tra acque bianche e nere – prosegue Di Prisco – nonché nel monitoraggio sempre più costante di eventuali perdite sulla rete fognaria, per salvaguardare in modo sempre più costante il nostro ambiente marino”.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Sorrento, alla presenza del sindaco, Massimo Coppola e del presidente del consiglio comunale, Luigi Di Prisco, con la collaborazione di Penisolaverde.
Presente, inoltre, l’Area Marina Protetta Punta Campanella, con la squadra del Project Mare, composta da 10 volontari provenienti da 7 paesi, Croazia, Spagna, Belgio, Portogallo, Francia, Tunisia e Grecia. Età media bassa e una formazione che spazia dalla biologia marina alla conservazione della natura, dallo studio delle lingue alle scienze politiche, coinvolti in un programma di scambio culturale europeo.
