Portare la sua pizza, divenuta testimone centrale di un vero e proprio brand, in un luogo di bellezza e pace come Amalfi. Gino Sorbillo, che pochi giorni fa ha inauguarato la sua “Locanda della Canonica” all’Anantara Hotel Convento di Amalfi, ritiene che puntare su una pizza partenopea in un territorio, come quello della Costiera Amalfitana, che ha sempre avuto, specie a Tramonti, una tradizione autonoma, non rappresenta una sfida o un’invasione di campo, ma l’espressione di un progetto familiare. Una valvola di sfogo (e di serenità) in una terra dove il buon gusto e la bellezza la fanno da padroni.

La Costiera ha da sempre avuto una tradizione autonoma per quanto riguarda la pizza: che cosa significa portare il suo modello di questo prodotto?

Per me non significa sfida o invasione di campo, ma portare la mia pizza in un luogo familiare, in cui ho molti amici che hanno condiviso con me progetti ed anni di lavoro ed iniziative, da Sal De Riso ai Pansa ad Alfonso Pepe, a strutture come Vito Cinque del San Pietro, i Campilongo de Le Agavi o i Fiorentino di Positano. Mi sento forte delle aziende che ho portato qui, i cui prodotti li uso, li conosco, e li vivo.. sono convinto anche dei ragazzi che porteranno avanti insieme a me questo lavoro“.

In cosa si differenzierà l’offerta della Locanda della Canonica rispetto ad altri locali che afferiscono al brand Sorbillo?

Il menù è piuttosto snello: lavoriamo con tre pizze fritte e cinque al forno. L’attenzione, dato il livello del posto, ai prodotti di eccellenza sarà ancor maggiore“.

Dove va, oggi, il mondo della pizza?

Sempre più verso il salutare, sul togliere anzichè aggiungere, sempre più verso l’identità dei prodotti che dev’essere netta ed evidente. Chi ha sostanza saprà dimostrarlo. Ogni tipo di pizza è buono purchè sia frutto del proprio lavoro e non di quello di qualcun altro. Io, ad esempio, nella Locanda della Canonica mi sono rivisto in maniera del tutto nuova ed originale”. 

Cos’è per lei Amalfi?

Per me è un luogo di pace”. 

Il volto ameno della Campania, terra dalle immense contraddizioni?

Un luogo incontaminato, di sostanza, di pace, di gusto..e di gusti. Di invenzione, ispirazione, arte, e, aggiungerei, bellezza e pace“.

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