Un’amministrazione del fare. E’ così che prova ad apparire quella di Maiori, guidata da Antonio Capone, al termine del 2022, a sette anni dal primo insediamento e in pieno svolgimento del secondo mandato.

Il primo cittadino di Maiori esprime grande soddisfazione per le opere realizzate nel corso dell’ultimo anno, a cominciare dalla riqualificazione del Porto, che è divenuto un’opera importante sia per l’immagine della località che per la logistica cittadina.

Il prossimo anno, spiega il Sindaco della città costiera, Maiori raccoglierà i frutti del grande lavoro portato avanti nel corso degli ultimi mesi sotto vari profili, da quello del contrasto del dissesto idrogeologico a quello della valorizzazione del prodotto turistico sino a quello delle grandi opere, dalla Galleria Maiori-Minori in corso di progettazione al depuratore.

Un lavoro, quest’ultimo, che non si sarebbe potuto portare a termine senza uno sforzo notevole per migliorare le condizioni delle finanze della città, che nel prossimo anno, assicura il sindaco, andrà completamente a recuperare gli squilibri derivanti prima, dalla pandemia, e, in un secondo momento, dalla crisi energetica.

Il primo cittadino, intervistato dal nostro direttore Salvatore Serio, traccia un bilancio del 2022 aprendo le porte al 2023.

Sindaco, sono e sarebbero tanti gli argomenti su cui tracciare un bilancio per tirare le fila di ciò che è stato e fare una premessa per ciò che sarà. Iniziamo da un aspetto che riguarda Maiori e tutta la Divina, che è stato alla ribalta nelle scorse settimane e con il quale, inevitabilmente, la Costiera deve continuare a combattere, che è quello del dissesto idrogeologico.

Va fatta innanzitutto una piccola e dovuta digressione. Quando mi sono candidato nel 2015, la visione del paese era abbastanza chiara, e non è mutata fino ad ora. Su questa abbiamo fatto delle proposte ed aggregato liste e compagini amministrative, premiate dai cittadini sia in quell’occasione che nel 2020. La nostra visione di paese è basata sulle grandi opere, sulla valorizzazione della città in termini turistici, oltre che sulla necessità di tenere conto della sicurezza della città e dei nostri cittadini in un territorio particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico. Già nel 2016 creammo un’unità in Comune che noi chiamammo Maiori Sicura, proprio per sottolineare l’importanza di quest’aspetto nella tutela della nostra città. Ci siamo subito attivati per ultimare il piano di protezione civile intercomunale, e abbiamo potenziato il nostro braccio operativo che è il nucleo comunale di protezione civile, che tanto ci sta accanto durante le calamità e che è stata straordinaria nel periodo pandemico. Ma la visione va calata in una progettualità, da basare su due aspetti: le risorse economiche e quelle umane. In particolare quest’ultimo è un tema complicato per numerosi comuni che hanno dovuto affrontare un ricambio generazionale. Da parte nostra l’abbiamo fatto in modo abbastanza celere grazie all’aiuto degli uffici e della segretaria comunale, che ha seguito queste procedure concorsuali. Oggi possiamo dire che la macchina del Comune è abbastanza rispondente sia alle esigenze del comune che a quelle dei nostri concittadini. Io ritengo, personalmente, che il male assoluto per la nostra città, così come per la credibilità di qualsiasi tipo di amministrazione, è la burocrazia, che impedisce, peraltro, ai cittadini di vedere le risposte che i comuni danno alle loro esigenze. Del resto, annunciare, oggi come oggi, l’arrivo di un finanziamento nella nostra città non sortisce se non minimamente l’attenzione dei cittadini, perchè sanno benissimo che dal momento in cui si ottiene il finanziamento al completamento delle opere o al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini ne passa molto tempo.
Maiori sul tema del dissesto ha dovuto affrontare diverse calamità, dall’interruzione frequente della statale a causa delle frane ai piccoli fenomeni alluvionali che hanno riguardato, ad esempio, San Francesco, via Lama, Santa Caterina, per non parlare, poi, delle mareggiate
. Con il supporto della Regione abbiamo bonificato i luoghi che sono stati coinvolti in eventi calamitosi. Abbiamo speso diverse centinaia di migliaia di euro, quasi un milione. Abbiamo candidato alcuni finanziamenti per la bonifica dell’intero alveo Reginna, ricevendo un finanziamento per quattro lotti su cinque. I lavori sono iniziati, e credo che la settimana prossima partirà la pulizia dell’intero alveo da San Pietro sino alla foce. Abbiamo ottenuto, inoltre, finanziamenti importanti per il costone di Via Capitolo e per il vallone di San Nicola ad Erchie, abitato per il quale vorremmo realizzare una sorta di briglia protettiva, ma ci sono alcuni punti da attenzionare anche nel costone di San Vito Scalese(?). Sicuramente tutto ciò non è sufficiente, ma i cittadini sanno che stiamo conducendo una battaglia affinchè il governo intervenga nel territorio della Costa d’Amalfi che è così bello, ma al tempo stesso tanto fragile. Non è fondamentale, però, soltanto l’aspetto economico del tema, ma servirebbe un’azione simile a quella condotta per il Ponte Morandi. Significa, in altri termini, individuare l’intervento (o gli interventi) da compiere e dare immediata dimostrazione ai cittadini della realizzazione delle opere, ma siamo fiduciosi sia nel supporto del Governo che della Regione in tal senso“.

Quella del dissesto è una questione complessa da affrontare: i cittadini a volte notano dei ritardi negli interventi che sarebbero necessari. Per questo motivo non basta l’intervento delle amministrazioni ma occorre anche quello degli organi sovracomunali affinchè si possa puntare ad una risoluzione della questione. Ha fatto cenno, sindaco, alla questione Porto, che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello di Maiori oltre che punto di riferimento dell’interno territorio…

Quando ci siamo insediati nel 2015 abbiamo inteso subito mettere a reddito uno degli angoli più belli del paese dando vita a piccoli interventi, già nell’immediato, di manutenzione straordinaria. Tenga presente che quando ci siamo insediati il comune di Maiori non incassava nulla dal Porto. Abbiamo trovato in eredità anche alcuni contenziosi frutto di scelte non proprio ottimali che hanno provocato, direttamente o indirettamente, un buco di bilancio di circa un milione di euro per un lembo di terra bellissimo. Oggi il Porto di Maiori genera un incasso di circa cinquecentomila euro, l’arena del Porto è divenuta una location e base logistica di ben tre film negli ultimi tre anni. I benefici sono stati non solo diretti per le casse del Comune, ma anche indiretti per l’intera comunità, quest’anno abbiamo concluso la stagione turistica a novembre, grazie al film che ha visto protagonista Denzel Washington. Ma l’impatto del porto è stato positivo anche dal punto di vista logistico per la nostra città: infatti, l’arena del Porto è divenuta nella sua interezza il primo punto di arrivo per i nostri turistici anche dai bus. Inoltre l’arena, in alcuni periodi della stagione, può essere impiegata come parcheggio per le auto, risolvendo l’annosa problematica di stalli per la sosta. E, poi, come non menzionare i quasi sessantamila sbarchi dalle motonavi che abbiamo avuto nel nostro porticciolo. Nel corso dell’estate abbiamo migliorato il solarium, abbiamo riaperto il bar, abbiamo migliorato il servizio per gli ormeggi che è stato affidato alla nostra società In House, la Miramare. La Regione è poi intervenuta direttamente e con fondi regionali sarà costruita una scogliera sommersa che proteggerà il molo di sovrafflutto: abbiamo richiesto a Palazzo Santa Lucia – ultima parte che manca in questo ragionamento – anche un ampliamento e la messa in sicurezza dell’intera area portuale, in modo da avere un progetto complessivo di messa in sicurezza in modo da avere un progetto definitivo ed esecutivo su questo lembo di città così bello ed importante per il nostro territorio“.

Le grandi opere legate a Maiori hanno suscitato, negli ultimi mesi, dibattiti e discussioni, come nel caso della Galleria e dell’impianto di depurazione…

Tutte le opere che riguardano la nostra città sono straordinarie, così come lo è anche la Galleria. Dal punto di vista sociale unirà due comunità, creando un bypass di 400 metri, ma, soprattutto, sottrarrà ai veicoli un tratto di strada di novecento metri che la renderà una terrazza sul mare, generando una riqualificazione ambientale che riguarderà non soltanto la passeggiata ma anche le entrate e le uscite legate al tunnel. Siamo stati bravi con il Sindaco di Minori, non ce la siamo sentita con il mio collega di caricare un’opera così importante sia sotto il profilo operativo che finanziario ai nostri comuni – non ne avevamo le competenze – e l’abbiamo affidata all’Anas. Dopo il progetto preliminare, realizzato il progetto definitivo ed acquisiti i pareri, l’opera sarà affidata alla ditta e pronta per essere costruita. Sul depuratore, bisogna fare una precisazione. Quando siamo arrivati nel 2015 c’era una progettazione, con 12 milioni di euro di fondi apportati, per la costruzione di un depuratore consortile ubicato sul lungomare di Maiori. La metà di questi fondi era destinato agli espropri, e quindi ai privati: questo fattore, insieme al fatto che il depuratore si sarebbe dovuto realizzare in uno dei punti più belli del nostro territorio, non ci convinceva: per questo decidemmo di spostarlo in una zona periferica, vale a dire nel Demanio di Maiori. In questi anni, insieme agli enti preposti, ci siamo sforzati di progettare un’opera che andasse a tutela della sicurezza della città, aspetto che, per quanto riguarda i depuratori, è importante soprattutto per quanto concerne la possibilità che si verifichino eventuali fenomeni di avaria. Abbiamo ribadito anche al nuovo presidente della Provincia l’importanza di un’opera che noi reputiamo fondamentale sia dal punto di vista turistico che quello del rispetto dell’ambiente. Ma abbiamo sottolineato anche la necessità di tutelare la sicurezza ambientale della nostra città in caso di problematiche all’impianto“.

Tutte queste opere e progetti hanno come caposaldo la sicurezza dei cittadini: è bene ribadirlo in quanto i dibattiti che sono nati si correlano soprattutto a quest’aspetto…

La galleria, ad esempio, sarà realizzata, ma sarà bonificato l’intero costone che presenta le sue fragilità, ma sarà certamente messo in sicurezza“.

Ha parlato di “The Equalizer”, ultima pellicola girata qui a Maiori. Facendo riferimento ai tanti eventi che sono stati svolti negli ultimi mesi, dopo la pandemia c’è stato un grande fermento sotto questo punto di vista.

“C’è da dire che i bilanci dei nostri comuni hanno dovuto affrontare numerose criticità, sia per via della pandemia che, successivamente, della crisi energetica. Si pensi al fatto che la nostra amministrazione ha dovuto subire un rincaro di ben duecentomila euro della bolletta elettrica, per fare un esempio. Ovviamente, ciò ha comportato di adottare delle politiche di bilancio attente, cercando di tagliare dov’era possibile, facendo rientrare quanto più possibile tributi non pagati dai cittadini con un regolamento che ha ricevuto anche il plauso dell’Agenzia delle Entrate. Abbiamo risistemato il bilancio e credo che nella prossima annualità non risentirà più gli effetti della crisi pandemica ed energetica, grazie ai sacrifici compiuti negli ultimi due anni. Abbiamo recuperato, poi, un tesoretto sia grazie al film The Equalizer che per via della tassa di soggiorno: abbiamo operato una scelta di concerto con le associazioni del posto. Abbiamo deciso di contribuire alla nostra festa patronale, al carnevale Maiorese. Parte di questo tesoretto lo investiremo in un sentiero, quello dei Monaci, che parte da Maiori ed arriva, attraverso Santa Maria de Olearia, fino alle grotte di Capo d’Orso ed, infine, ad Erchie. Sarà oggetto di una manutenzione straordinaria nei prossimi mesi: sarà dato un risalto ulteriore alla sua funzione turistica, in modo da aggredire un segmento importante quale quello del trekking e della sentieristica. Ci siamo, inoltre, concentrati, su un Natale solidale e sociale: aiuteremo i bambini boliviani con piccoli eventi. Abbiamo puntato molto sui più piccoli, che giungono da due anni di pandemia, investendo, poi, sulla socialità, realizzando una tendostruttura al porto, dove saranno realizzati eventi per le famiglie oltre che per i più giovani, oltre a tombolate ed appuntamenti di supporto al Carnevale. Abbiamo fatto del nostro meglio, concentrando piccole risorse per grandi eventi”.

Inizia a breve il 2023: che anno sarà?

“Dal punto di vista amministrativo abbiamo davvero tante cose in cantiere: continueremo in un lavoro sobrio e silenzioso, come del resto è nostra abitudine. Chiedo ai miei concittadini di starci vicino: ci auguriamo che Maiori possa risplendere nella maniera migliore possibile”.

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