Non un megadepuratore, ma un’opera che rispetta le esigenze del territorio e la sua sicurezza.
Il sindaco Capone difende l’operato della sua amministrazione ed il progetto dell’impianto consortile in via di approvazione da parte del consiglio comunale di Maiori.
Non è tardata ad arrivare, infatti, la replica alla dura nota invettiva del comitato No Dep, sostenuto dalla minoranza consiliare: Capone ha, però, mostrato anche una certa apertura, sebbene in chiave integrativa, alla proposta progettuale alternativa, giudicata più adeguata e meno invasiva dai membri del comitato.
“Credo che il comitato No Dep faccia bene a dire la verità rispetto alla situazione attuale: non è un megadepuratore, ma un depuratore consortile che fa capo a Maiori e Minori, che verrà costruito nella parte più alta di Maiori – ha commentato il sindaco Capone, in risposta agli attacchi dei No Dep – Risulterà totalmente interrato, è come se fosse in roccia. Dunque ci sono una serie di argomentazioni non chiare e non vere che i No Dep e le minoranze consiliari stanno fomentando. Facciano il loro mestiere per bene: è un delitto quello di continuare a non avere la depurazione delle acque nella nostra città”.
L’obiettivo del Comune, stando a quanto dichiarato dal Sindaco, sarebbe quello di sconfiggere, una volta e per tutte, attraverso la realizzazione dell’opera, quello che ha definito un vero e proprio disastro che i fondali marini starebbero subendo da troppo tempo.
Capone non ha, però, chiuso del tutto alla proposta del Comitato.
“In consiglio comunale abbiamo valutato la loro proposta, che darebbe vita ad un tipo di depurazione secondaria: questo meccanismo può essere inserito nel terminale di una condotta sottomarina, ma serve, a monte, una depurazione primaria, che solo un impianto classico può garantire – ha aggiunto, infatti, il primo cittadino di Maiori – Quello proposto può essere, dunque, un sistema aggiuntivo o una soluzione migliorativa dell’impianto che la provincia sta perfezionando insieme alle ditte che hanno vinto la gara nel caso in cui i tempi dovessero prolungarsi, per via dei contenziosi in atto tra i vari consorzi che hanno partecipato, e che hanno procurato un periodo di stallo”.
Il sindaco ha, poi, assicurato che il programma di depurazione risponde a quello ereditato dalle precedenti amministrazioni, in sintonia con il piano delle acque definito sin dagli anni ’90.
“Faremo in modo – ha concluso il primo cittadino – che l’impianto risponda all’esigenza di sicurezza rispetto alle esigenze del territorio“.