Stato di agitazione in un settore “non più disposto a subire passivamente aggressioni“, che non esclude, peraltro, di dar vita a “manifestazioni organizzate“
La Filt-Cgil e la Fit-Cisl sono sul piede di guerra in seguito alla lite verificatasi ieri pomeriggio al capolinea dei bus di Amalfi, degenerata in una rissa che ha visto il ferimento di un’autista della Sita Sud da parte di un utente.
La vicenda di ieri pomeriggio, infatti, ha ulteriormente rafforzato la consapevolezza, tra i rappresentanti sindacali e, in generale, di tutto il personale che opera nel settore del trasporto pubblico locale, di richiedere maggior sicurezza sui mezzi di trasporto del territorio.
Nel mirino dei sindacati, guidati, rispettivamente, da Gerardo Arpino e Massimo Stanzione, che subito dopo l’episodio di ieri avevano espresso tutto il loro sdegno, è finito anche il mancato riscontro da parte della Prefettura ad una richiesta di tavolo tecnico che era già stata presentata circa dieci giorni fa dai rappresentanti dei lavoratori.
Negli ultimi mesi, infatti, non sono mancati episodi che hanno testimoniato, in più zone del territorio salernitano, una condizione precaria della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, sia su ferro che su gomma.
Proprio per questo motivo i sindacati, in una nota congiunta, indirizzata, tra gli altri, al Prefetto di Salerno, al Questore ed al presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi oltre che al consigliere delegato ai Trasporti Luca Cascone, hanno auspicato si possa agire presto per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni simili, giudicando inadeguata, al momento, l’azione delle istituzioni competenti sul tema.
“A nulla è servito l’incontro avvenuto in sede Prefettizia non più di tre mesi fa a fermare i continui episodi di aggressioni che in pochi giorni si sono verificati. Meno di dieci giorni fa, a seguto dell’ennesima aggressione, abbiamo chiesto di costituire un tavolo tematico è affrontare seriamente ed in modo concreto gli interventi da intraprendere“, hanno commentato Arpino e Stanzione, in rappresentanza della Filt-Cgil e della Fit-Cisl, annunciando lo stato di agitazione e invitando a fare presto nel dare risposta a “un problema oramai diffuso che mette a rischio la sicurezza e il benessere dei lavoratori“.
