Programmare alternative efficaci allo status quo del trasporto su gomma in caso di improvviso stop alle vie del mare: anche la Costiera Amalfitana è stata al centro dell’attenzione nella riunione di questa mattina del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in Prefettura a Salerno.
La rissa dello scorso 26 Luglio ad Amalfi, che vide il ferimento da parte di un passeggero di un autista della Sita Sud al capolinea di Piazza Flavio Gioia ha messo nuovamente sotto i riflettori le criticità presenti anche nella Divina per quanto concerne la sicurezza nel trasporto pubblico. I dettagli.
Inoltre, non sono mancati momenti di difficoltà – che possono nuocere alla sicurezza sui trasporti – anche in due occasioni, l’ultima delle quali domenica scorsa, in cui le vie del mare sono state sospese a causa del forte vento di maestrale e del mare, conseguentemente, molto mosso.
Lunghe file si sono registrate ai capolinea degli autobus della Sita Sud, ancora una volta nel mirino di una folla ingestibile di utenti in relazione a capienza e frequenza dei mezzi. Un episodio, quest’ultimo, che è stato fortemente attenzionato anche dalla politica e dalle sigle sindacali, che hanno fatto notare la necessità di mettere in atto un intervento definitivo e risolutivo per la problematica.
“Abbiamo ribadito e ricordato che non può essere il solo trasporto pubblico a sopperire alla chiusura delle vie del mare, abbiamo ribadito che c’è la necessità di una programmazione, di un tavolo mirato che coinvolga insieme alla Regione Campania tutte le aziende di trasporto sia su gomma che su mare, e abbiamo chiesto al Prefetto di convocarci congiuntamente per trovare una soluzione che sia messa in essere in caso di emergenza legata allo stop improvviso delle corse dei traghetti“, ha commentato il segretario generale della Filt Cgil Gerardo Arpino.
In Costiera serve, in altri termini, un vero e proprio “protocollo”, che stabilisca quali sono i criteri da applicare in caso di stop improvviso delle corse via mare, in modo da sopperire alla mancanza di mezzi di trasporto pubblico legata a cause di forza maggiore: “Se vengono meno le vie del mare o quelle su gomma ci dev’essere un’alternativa per compensare, in quanto con il sovraffollamento si abbassano i livelli di sicurezza ed incrementa il rischio di aggressioni“, ha concluso Arpino.
