A seguito di una serie di accertamenti, il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale che aveva visto protagonisti il sindaco di Cava dei Tirreni Vincenzo Servalli ed il suo assessore Nunzio Senatore.
I due erano stati indagati per indebita percezione di versamenti previdenziali da parte del comune e false autodichiarazioni. L’inchiesta, era partita da una sezione speciale tutela finanza pubblica del comando provinciale Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla pm Anna Chiara Fasano, a bloccare con la formula del sequestro preventivo d’urgenza sui loro conti correnti rispettivamente 59mila 703 euro per la posizione del sindaco e 19mila e 160 euro per l’assessore, con le azioni contestate ai due nell’esercizio delle loro funzioni pubbliche.
La vicenda, in virtù di queste accuse, ebbe un enorme impatto mediatico generando come scritto dal sindaco di Cava Servalli: “enormi sofferenze per noi e le nostre famiglie, anche per le inaccettabili successive strumentalizzazioni politiche”.
Secondo le ricostruzioni investigative, infatti, Servalli aveva attestato di non svolgere altra attività fiscalmente retribuita, a partire dal trenta aprile 2017, oltre al compenso per la carica di sindaco, “così da indurre il Comune a versare in suo favore contributi previdenziali pari a 11mila euro dal trenta aprile 2017 al 30 dicembre 2017, per 16mila euro per l’anno 2018 e oltre 16mila euro per gli anni 2019 e 2020“.
L’assessore Senatore, invece, in qualità di vicesindaco avrebbe attestato di non svolgere altra attività fiscalmente retribuita dal primo febbraio 2018 ad oggi, percependo versamenti da parte dell’ente pubblico del comune dei contributi per 9622 euro dal primo gennaio 2019 al trentuno dicembre dello stesso anno e 9538 euro per il 2020, fatti commessi a Cava a partire dal sei febbraio 2018.
Secondo l’accusa però, i due politici avevano ricevuto i contributi previdenziali illecitamente. Il fatto, suscitò anche un grande polverone politico sul quale intervenne anche l’ex vicesindaco Enrico Polichetti, assolto in primo grado nel processo per voto di scambio politico-mafioso.
Ad oggi, l’inchiesta è finalmente conclusa e la Magistratura ha riscontrato la completa trasparenza dell’operato di Servalli e Senatore. In occasione della notizia, i due hanno ringraziato tutti coloro che hanno sempre creduto “in noi e nella nostra onestà. La conclusione di questa vicenda è per noi un ulteriore stimolo per lavorare ancora di più per la nostra amata Città”.