I giornali dell’epoca lo descrivevano come una persona paciosa e allegra. Ma dietro quella apparente bonomia si nascondeva un singolare truffatore che mise piede addirittura in Costiera Amalfitana dove sposò una donna di Cetara esibendo documenti falsi.

Già, perchè questo seduttore di vedove e donne nubili, rigorosamente con averi e risparmi, non solo era già coniugato ma operava in maniera alquanto scientifica.

Questa storia risale agli anni Settanta quando un uomo, all’epoca 55enne, fu denunciato per essere fuggito con soldi e gioielli dopo aver condotto a nozze le sue vittime.

Sposato con una donna che gestiva una pensione a Genova e che stando a quanto raccontano le cronache dell’epoca pare maledisse il giorno in cui l’aveva conosciuto, l’uomo nel corso delle sue peripezie sentimentali tentò di convolare a nozze anche in Costiera con tanto di certificati in regola, naturalmente falsificati.

Anzi ci riuscì addirittura, ma l’accusa di bigamia decadde in quanto il matrimonio celebrato a Cetara non fu poi regolarmente trascritto ed per questo annullato.

Oltre a una vedova di Napoli, che lo denunciò per il furto di preziosi e di due milioni di lire, a bloccare la sua carriera di seduttore fu proprio la signora di Cetara, all’epoca 57enne, alla quale l’uomo portò via altri gioielli di imprecisato valore dopo averla impalmata il primo aprile del 1973. Il truffatore, che deteneva timbri della Pretura di Torino, della Questura di Napoli e della Prefettura di Roma, fu poi condannato a sei anni.