È stata prorogata di ulteriori 24 ore l’allerta meteo regionale. Si passerà dall’arancione, in vigore dalla serata di ieri, al più tenue giallo. Si torna a scuola in Costiera Amalfitana dopo la sospensione dell’attività decisa dagli enti. Rovesci e fenomeni temporaleschi imperversano ancora sui territori. I dettagli.
Eventi annullati, scuole chiuse e piogge incessanti. No, non siamo a novembre ma nella seconda metà di maggio. Se lo scorso anno i termometri di questi tempi facevano registrare le prime impennate e le tanto temute ondate di calore, la primavera 2023 è all’insegna del maltempo e delle precipitazioni.
Rovesci e temporali, da ormai alcune settimane, interessano i territori dell’intera regione. Con conseguenze anche sulla mobilità e sulla cultura.
Nei giorni scorsi abbiamo raccontato come gli eventi principali del Carnevale di Maiori fossero stati annullati proprio a causa del maltempo. Oggi, invece, tutti gli istituti della Costiera Amalfitana sono rimasti chiusi a causa delle forti piogge abbattutesi sui territori. Da Positano a Vietri passando per Maiori ed Amalfi, sono in migliaia gli studenti costretti a casa a causa del maltempo.
L’arancione lascerà spazio al giallo. Nelle prossime ore i rovesci dovrebbero attenuarsi: così come diramato dalla protezione civile, infatti, ci sarà la tanto auspicata variazione cromatica dall’arancione al giallo. Il che significa, in buona sostanza, che le piogge non termineranno ma permetteranno una maggiore mobilità, il ritorno tra i banchi e – perché no? – la calendarizzazione degli eventi.
Dalle 21 di oggi alla stessa ora di domani, mercoledì 17 maggio, si prevedono ancora precipitazioni, da locali a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. Permane, inoltre, il rischio idrogeologico con possibili ruscellamenti, allagamenti, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua. Permane, infine, il rischio frane e caduta massi, soprattutto nei territori particolarmente fragili.