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Scovati falsi Green Pass intestati ad Adolf Hitler: passano i controlli

Ha dell’incredibile quello che è stato scoperto in Italia riguardo alcuni Green Pass falsi che passano i controlli.

Su alcuni forum specializzati, riporta Fanpage, circolano almeno due Green Pass falsificati intestati entrambi ad Adolf Hitler che passano anche i controlli da parte dell’App di verifica di questi ultimi.

Come ben sappiamo il Green Pass è formato da un QR code che contiene i dati anagrafici della persona, la data di validità del “passaporto verde” e, nel caso si tratti di un utente immunizzato contro Covid-19, anche il tipo di vaccino somministrato. Nessuno però controlla questi dati: se ci sono  la spunta verde sullo schermo e se si sente il bip va bene così.

Fasi Green Pass intestati ad Hitler, la scoperta

Eppure Fanpage ha trovato due certificati verdi validi intestati ad un certo Adolf Hitler, nato il 1 gennaio 1900, perfettamente validi sull’app italiana ufficiale di convalida Verifica-C19 e anche sulle altre app disponibili.

Mentre ci si chiede come tutto questo è stato possibile, la notizia del “trucco” sta correndo veloce nei gruppi di anti-vaccinisti e di anti green-pass. I pass sono evidentemente falsi poiché non esiste al mondo un signor Adolf Hitler di 121 anni vaccinatosi in Francia contro il Covid-19 con due dosi di Pfizer.

L’ipotesi che si fa largo tra gli utenti è che a generare questi Green Pass falsi sia stato qualcuno che lavora in farmacia o in ospedale, capace dunque di accedere al delicato sistema di produzione dei certificati.

Si prospetta però una ipotesi più grave: la fuga di informazioni sulle chiavi private usate per firmare il certificato digitale del green pass europeo. Se così fosse, l’intero sistema sarebbe a rischio. Fatto sta che Fanpage.it ha testato ieri sera i due passaporti vaccinali non solo sulle applicazioni ufficiali scaricabili su Play Store e Apple Store, ma anche in alcuni ristoranti della Campania, accedendo tranquillamente.

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