Il Parco del Dragone torna ad essere pienamente fruibile dal grande pubblico dei cittadini scalesi, dei turisti e dei tanti visitatori che affollano la città più antica della Costiera Amalfitana.
E lo fa in una nuova prospettiva, dopo un lungo intervento di riqualificazione che l’ha trasformato in un’area verde attrezzata, tra le più gradevoli dell’intera zona. Ieri sera il parco, nato nell’attuale concezione su idea dell’ingegnere Gaetano Capasso, e sotto la direzione di suo figlio Mauro, è stato inaugurato alla presenza delle autorità cittadine.
Il Parco del Dragone sarà gestito dal Coordinamento dei Distretti Turistici della Campania, proprio come accade ai Giardini della Pellerina ed ad alcuni immobili con destinazione museale nell’area del Fiordo di Furore. Il distretto ha dato vita ad un “progetto pilota”, che prevede la valorizzazione turistica del territorio, con particolare riguardo alla sostenibilità.
Il progetto, sviluppato con la finalità di essere in sinergia con numerose iniziative regionali in materia turistica, punta alla promozione dell’intera area del parco e della grotta del torrente Dragone.
Ciò potrà avvenire attraverso lo sviluppo di svariate attività di carattere aggregativo, ludico, sociale, ricreativo ed educativo. I protagonisti non saranno soltanto cittadini e turisti, ma anche studenti e ricercatori, tramite l’ organizzazione di laboratori di studio e ricerca.
Il miglioramento della fruibilità del Parco e della Grotta del Dragone, e la conseguente promozione di iniziative durante tutto l’arco dell’anno, contribuiranno ad ampliare ed arricchire la vasta offerta turistico – naturalistica dell’intero territorio comunale di Scala, e, soprattutto, delle sue meravigliose bellezze paesaggistiche.
Il progetto dell’amministrazione comunale punta, in sintesi, a rendere possibile il posizionamento dell’antica città di Scala tra le mete principali del turismo naturalistico della Costiera Amalfitana, conservando e preservando il suo patrimonio ambientale.
Si tratta di azioni simili – come osservato dal sindaco Ivana Bottone nel corso della cerimonia del taglio del nastro – a quelle già realizzate nell’ambito delle riserve naturali Valle delle Ferriere e Santa Maria ai Monti. In quest’importante ottica di integrazione turistica tutti i siti di Scala che si caratterizzano per qualità ed autenticità ambientale e naturalistica rientreranno negli “itinerari turistici” della città.
Fiore all’occhiello dell’area, la grotta, che sin da subito è stata visitata dai tanti che sono giunti per l’inaugurazione del parco. Suddivisa in più ambienti, oltre ad essere uno degli anfratti rocciosi del territorio più affascinanti è anche uno dei pochi visitabili, per la sua ampiezza e facilità di accesso, da tutti ed in piena sicurezza.
Alla cerimonia di inaugurazione sono stati presenti, tra gli altri, l’ex primo cittadino di Scala Luigi Mansi, ed il primo cittadino di Ravello Paolo Vuilleumieur, che ha salutato con soddisfazione il completamento dell’opera.
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