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Spara al balcone della sua ex e danneggia auto in sosta: arrestato. Accade nel Salernitano

Maiori

Spara al balcone dell’appartamento dell’ex compagna, danneggiando un’automobile in sosta.

È accaduto a Sarno: un 50enne è stato arrestato dai Carabinieri con l’ipotesi di reato di atti persecutori aggravati: lo scrive l’edizione digitale del quotidiano “La Città”.

I fatti

L’uomo, stando a quanto sostenuto dagli inquirenti, i Carabinieri della stazione di Sarno, non ha accettato la conclusione della sua relazione sentimentale.

Vicende di questo tipo, purtroppo, si verificano in misura particolarmente frequente, e, spesso, degenerano in episodi di femminicidio, vera e propria piaga sociale che purtroppo affligge il nostro paese e non sempre viene adeguatamente contrastata.

L’uomo, nella giornata di domenica, avrebbe minacciato la sua ex compagna.

In seguito, si sarebbe recato presso la sua abitazione.

Imbracciando un fucile da caccia, l’uomo ha esploso vari colpi.

Le ha intimato  di affacciarsi al balcone e, nello sparare, ha danneggiando numerose automobili in sosta, con l’obiettivo, poi, di darsi alla fuga rendendosi irreperibile.

Immediatamente i Carabinieri della stazione di Sarno sono stati avvertiti della vicenda, con una richiesta di soccorso: tempestivamente si sono attivati mettendosi alla ricerca dell’aggressore.

Nel giro di pochissimo tempo, lo hanno rintracciato nella sala d’attesa dell’ospedale di Sarno, il Villa Malta.

Subito è stata attivata una perquisizione nei suoi confronti.

L’attenzione si è spostata subito su un casolare che l’aggressore della donna aveva nella sua disponibilità: gli inquirenti, infatti, hanno ipotizzato che proprio in quello stabile potesse nascondere l’arma che avrebbe potuto causare una tragedia.

I militari, a seguito della perquisizione, hanno, infatti, rinvenuto all’interno dello stabile, l’arma utilizzata domenica sera per portare avanti l’aggressione: si trattava di un fucile da caccia illegalmente detenuto, che il 50enne avrebbe utilizzato a scopo intimidatorio.

Il 50enne, dopo le formalità di rito, è stato successivamente trasferito all’interno della casa circondariale di Salerno: è stata posta così fine ad una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi senza l’intervento delle Forze dell’Ordine.

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