Fabrizio Moro è un cantante molto conosciuto e amatissimo dal pubblico. Prima della fama, però, l’artista ha fatto lavori che vi lasceranno senza parole.
Chi è Fabrizio Moro
Fabrizio Moro, il cui vero nome è Fabrizio Mobrici, è nato il 9 aprile del 1975 a Roma, nel quartiere periferico di San Basilio, in una famiglia di origini calabresi. Ha iniziato la sua carriera musicale da autodidatta, imparando a suonare la chitarra da solo e scrivendo la sua prima canzone a quindici anni.
Prima di diventare il noto cantante che è oggi, Moro ha avuto diversi lavori per mantenersi indipendente. Tra questi, ha lavorato come muratore e facchino, professioni ben lontane dal mondo dello spettacolo. Nonostante le difficoltà, la sua passione per la musica non si è mai affievolita. Continuava a esibirsi in pub e locali con varie band, guadagnando apprezzamento per le sue cover di brani degli U2 e dei Doors. Il suo primo singolo, intitolato “Per tutta un’altra destinazione”, è stato pubblicato nel 1996.
La sua ascesa nel mondo della musica
Il grande salto nella carriera musicale di Moro è avvenuto quattro anni dopo, nel 2000, quando ha registrato il suo primo disco e si è esibito al “Festival di Sanremo“. Ha continuato a lavorare instancabilmente, pubblicando diversi album e singoli negli anni successivi, partecipando a varie compilation e festival. Nel 2007, con il brano “Pensa“, ha vinto la 57esima edizione del “Festival di Sanremo”, nella sezione Giovani. Il pezzo, dedicato alle vittime della mafia, ha conquistato il primo posto e ha ottenuto il Premio della Critica Mia Martini.
Fabrizio Moro oggi
Dopo diversi anni di successo, Fabrizio Moro è diventato una figura di spicco nel panorama musicale italiano. Ha vinto numerosi premi, incluso il premio “Sorrisi e Canzoni Tv”, e ha partecipato a vari festival importanti. Ha inoltre scritto canzoni per altri artisti e ha intrapreso tour musicali.
Il 2022 ha segnato un altro anno importante per Moro. Ha presentato in gara la canzone “Sei tu” al Festival di Sanremo, aggiudicandosi il premio Bardotti come migliore testo. Pochi giorni dopo il Festival, ha debuttato al cinema come regista, con il film “Ghiaccio”.