L’Abbazia Santa Maria de Olearia riapre nel corso delle festività natalizie.
Il monumento è una preziosa testimonianza di arte e architettura del primo Medioevo, reso noto per la prima volta nel 1871 dallo studioso Demetrio Salazaro ne gli “Studi sui monumenti dell’Italia meridionale dal IV al XIII secolo”, che pubblicò alcuni disegni degli affreschi dell’abbazia.
A curare l’organizzazione delle visite guidate è lo staff di Maiori Cultura: le visite sono possibili Lunedì 26 Dicembre, giorno di Santo Stefano, dalle 10 alle 13; Giovedì 29 Dicembre, dalle 10 alle 13, Sabato 31 Dicembre, Vigilia di Capodanno, dalle 10 alle 13..
Per gruppi superiori ai quindici componenti è necessaria la prenotazione.
Santa Maria de Olearia, di proprietà dello Stato, è uno dei più celebri insediamenti monastici dell’antico Ducato di Amalfi medievale, collocato lungo la Strada Statale 163 Amalfitana, dopo Capo d’Orso e circa quattro chilometri prima del centro urbano di Maiori.
La sua importanza deriva soprattutto dai cicli pittorici medievali che ancora si conservano all’interno.
Il complesso è composto di tre piccole cappelle sovrapposte dedicate alla Vergine Maria e a San Nicola, affrescate a partire dal X sec. L’Abbazia è una pregevole testimonianza, da oltre mille anni, del Medioevo Amalfitano, il periodo di massimo splendore della Costa.
La leggenda racconta che al tempo dell’Arcivescovo Leone I, primo Arcivescovo Amalfitano vissuto tra X e XI secolo, nella splendida grotta affacciata sul mare giunsero due santi eremiti, Pietro e Giovanni, da cui successivamente nacque il cenobio.
