Il fatto non sussiste. E così sono stati assolti 83 dipendenti pubblici dell’azienda ospedaliera Ruggi di Salerno. Il collegio difensivo è riuscito a dimostrare come i dipendenti timbrassero altri cartellini per una mera questione di comodità.
Sono state assolte le 83 persone coinvolte nella vicenda badge al Ruggi d’Aragona. La sentenza è arrivata nel primo pomeriggio di ieri. Le indagini erano scattate – come riporta oggi il quotidiano Le Cronache consultabile nella sua versione online – nel settembre 2015 a seguito della denuncia sporta dall’allora rappresentante della Ugl, il sindacalista Giuseppe Cicalese.
Una sentenza importante, dopo un dibattimento lungo ben 5 anni e mezzo. Quando venne alla luce un presunto sistema truffaldino nell’utilizzo dei badge. La sentenza è stata pronunciata dalla presidentessa Lucia Casale, che ha dato ragione al folto collegio difensivo.
Dopo che, il Pubblico Ministero, aveva avanzato accuse di condanna fino a due anni. Truffa ai danni dello stato era l’ipotesi avanzata dal pm. Gli avvocati sono riusciti a dimostrare come la timbratura, invece, fosse un fatto di praticità. Si timbrava per altri colleghi, insomma, per una mera questione di semplificazione. E non quindi per coprire condotte assenteistiche.
A sette anni di distanza dall’avvio dell’inchiesta che travolse l’ospedale Ruggi di Salerno, il caso dei cosiddetti “furbetti del cartellino” si chiude con un’assoluzione di massa.
La calistenia conquista sempre più italiani grazie a esercizi a corpo libero, app digitali e…
Torna per la XVI edizione il Premio artistico-letterario "Città di Tramonti - Tagliafierro", dedicato alla memoria di Pietro Tagliafierro,…
Con l’inverno aumentano i rischi di muffe e cattivi odori in casa: il fisico Vincenzo…
Tramonti si prepara a vivere un momento magico: martedì 23 dicembre, a partire dalle ore 17:00,…
Non è un addio qualunque, ma il saluto a una donna che ha attraversato il…
L’esperto Barri Ghai illustra i segnali che potrebbero indicare la presenza di entità paranormali in…