Site icon AmalfiNotizie.it

A Salerno torna in scena il musical “Vlad Dracula”: regista Ario Avecone

Dracula

Dopo il grande successo della passata stagione, torna il musical “Vlad Dracula” con tantissime novità. Appuntamento al Teatro Augusteo di Salerno, sabato 13 aprile alle 21 e domenica 14 alle 18.

Tante le innovazioni portate avanti: dalle scenografie, alle nuove luci agli effetti speciali capaci di rendere ancora più immersiva l’esperienza teatrale, anche con rinnovati arrangiamenti ed un cast d’eccezione.

“Vlad Dracula” esprime, infatti, un nuovo modo di interpretare gli spettacoli musicali, che ha già convinto platee esigenti come quelle di Roma, Milano, Firenze, Torino con tanti sold-out e decine di migliaia di spettatori entusiasti.

Il musical esprime, infatti, una forma di rappresentazione innovativa, visionaria, capace di ridefinire il genere musical, grazie ad un linguaggio artistico moderno, cinematografico, vero, in cui tutti i media (musica, video, luci) si fondono in una nuova forma di espressione artistica emozionante, dai 6 ai 90 anni. “Vlad Dracula” è uno spettacolo internazionale, che ha già entusiasmato la distribuzione estera.

Grazie alla collaborazione con un’importante casa di produzione inglese, è in fase di programmazione per la stagione 2025-2026, l’esportazione dello spettacolo a Londra, invertendo così il flusso ormai consolidato nel nostro paese di importazione di musical dall’estero. È quindi un importante passo in avanti per l’affermazione anche in questo genere artistico della creatività italiana nel mondo.

Quest’anno “Vlad Dracula” si propone per una seconda stagione di grandi successi.

Il musical “Vlad Dracula” nasce dalla volontà di Ario Avecone (“Murder Ballad”, “Amalfi 839AD”, “Rebellion”, “That’s Amore!”), regista, autore del libretto, e di buona parte delle musiche, di voler innovare l’iconico racconto di Bram Stoker e di volergli offrire una nuova prospettiva. Il regista, da sempre attento a ricercare nuove forme di linguaggio teatrale, si avvale dell’importante collaborazione di Manuela Scotto Pagliara, autrice di parte del testo e di alcune canzoni originali, e di Simone Martino (compositore di “Roma Opera Musical”, “Beatrice Cenci”, “Canto di Natale”, “S.Michele l’Angelo dell’Apocalisse”, “La Sirenetta”). La colonna sonora in stile hollywoodiano, scritta dallo stesso Avecone, strizza l’occhio ai grandi compositori da film. Le canzoni originali attraversano con eleganza tanti generi musicali, dal pop al rock, alla modern ballad, senza mai perdersi in inutili virtuosismi e lasciando che, insieme alle musiche, siano sempre funzionali alla storia.

L’allestimento scenico ideato da Ario Avecone e progettato da Michele Lubrano Lavadera e l’uso delle luci di Alessandro Caso sono in stile post-industriale ed evocano da un lato i miti della filmografia, come Mad Max, dall’altro pellicole più recenti come lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie o Crimson Peak.

Gli abiti, curati da Myriam Somma, sono ricchi di dettagli, e rappresentano il frutto di una ricerca personale e innovativa, basata sull’epoca vittoriana, ma contaminati con tessuti e materiali tecnologici avanzati. L’opera è ambientata in un mondo steampunk di fine 800, all’alba dello sviluppo industriale moderno e dello sfruttamento delle nuove risorse energetiche.

Sono sempre stato affascinato dalla letteratura gotica di fine ottocento e un amante degli autori che in quegli anni scrivevano di misteri, amore non corrisposto e morte. Sono anche un grande appassionato di cinema e di registi come Tim Burton, Guillermo del Toro e Christopher Nolan – commenta il regista amalfitano – Le atmosfere tetre e malinconiche di queste opere mi hanno spinto a mettere in scena una nuova storia, un nuovo racconto tratto dal noto romanzo epistolare di Bram Stoker“.

Dalla ricerca letteraria è nata l’ispirazione per creare e raccontare quindi una nuova storia su Dracula: rivisitata, attualizzata e resa in un’innovativa forma di spettacolo, dove la musica, i video, le luci e tutti i media si fondono perfettamente – continua ancora Avecone nel tracciare i principali lineamenti della sua opera – È il musical del futuro“.

Exit mobile version