La Procura di Salerno ha chiesto di condannare il governatore campano Vincenzo De Luca ed altre sei persone nel processo d’Appello per la realizzazione del Crescent a Salerno.

Come riportano le agenzie di stampa, il procuratore aggiunto Rocco Alfano e il sostituto procuratore Guglielmo Valenti  hanno formulato le loro richieste, chiedendo di condannare ad un anno e sei mesi il governatore.

I fatti contestati sono legati all’epoca in cui De Luca era sindaco di Salerno. Contestualmente la pubblica accusa ha richiesto di sequestrare l’area su cui è stato realizzato il Crescent, l’opera progettata da Ricardo Bofill.

La Procura, inoltre, ha chiesto una condanna di un anno e due mesi anche per Lorenzo Criscuolo, Matteo Basile, Annamaria Affanni, Giovanni Villani; per Eugenio Rainone e Rocco Chechile la richiesta è di un anno e quattro mesi.

Nella prossima udienza è prevista la discussione degli avvocati delle parti civili Italia Nostra e No Crescent. In primo grado il procedimento si era chiuso con una pioggia di assoluzioni per tutti gli imputati.

Come riportano sempre le agenzie di stampa, il processo Crescent, dal dicembre 2014 ad oggi ha visto 57 udienze per chiudersi in primo grado nel 2018. LSorto in un’area inizialmente destinata ad accogliere spazi ampi e aperti, un anfiteatro sul mare oltre a due grattacieli stilizzati, ideati dall’archistar spagnola Oriol Bohigas, negli anni De Luca decise di cambiare rotta con l’intervento disegnato da Bofill il cui incaricò iniziò nel 2007.

Più che un’opera urbanistica innovativa, il Crescent è un intervento edilizio con appartamenti extralusso sul mare e garage interrati. Fabbricato extralusso per il quale i costruttori, nonostante il ricorso del Comune, non hanno dovuto pagare sei milioni di oneri di urbanizzazione.