Risulta ancora disperso il volontario salernitano Roberto Mazzone. L’uomo, alla guida di un canadair, era impegnato ieri in un’operazione di spegnimento fuoco sulle pendici dell’Etna. L’ausilio dei droni nelle operazioni.

Non s’arrestano le ricerche in Sicilia per ritrovare i due piloti che ieri sono stati coinvolti nell’incidente alle pendici del Calcinera nel Catanese. Uno di questi è il Salernitano Roberto Mazzone, 62enne volontario che vanta una lunga militanza in campo sociale.

Questa mattina sono riprese le ricerche dei due piloti del canadair. Sospese a causa del buio, quindi per ragioni di sicurezza, sono ripartite alle prime luci dell’alba. A lavoro la Protezione Civile della Regione Sicilia, Forestale e vigili del fuoco con l’ausilio di droni per ampie visuali dall’alto.

Mazzone era copilota di Matteo Pozzoli. La scena è stata ripresa da un video degli uomini della Guardia Forestale che stavano filmando con il proprio cellulare il lavoro, per diffondere e condividere l’impegno che da anni uomini e mezzi del Corpo mettono in campo per il prossimo.

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Il canadair era impegnato in un’operazione di spegnimento di un incendio sviluppatosi nell’area dell’Etna, da sempre teatro di eventi simili. Il mezzo, dopo il consueto lancio di acqua utile all’estinzione del fuoco, ha perso quota, toccando con la carena laterale il costone roccioso della montagna.

Da lì l’esplosione e le fiamme, che in poco tempo hanno totalmente avvolto il velivolo. Mazzone, il giorno prima dell’incidente, era a bordo sempre del Can 28 e aveva sorvolato ed estinto un vasto incendio a Senerchia in provincia di Avellino.

Mazzone guidava un aereo da turismo in avaria che quasi venti anni fa, nel lontano 2003, fece un atterraggio di fortuna sul lungomare, di fronte agli sguardi attoniti dei passanti.