Per trent’anni ha pensato di essere stato abbandonato. Finalmente dopo tre decenni ritrova il padre e i fratelli. La commovente storia di Gerardo Sessa.
Il Mattino ha riportato la commovente storia di Gerardo che ha ritrovato la sua famiglia biologica dopo trent’anni.
Il 9 giugno scorso il ragazzo, incoraggiato dalla sua tata Vera, offre un bel mazzo di fiori alla conduttrice di “Chi l’ha visto” Federica Sciarelli, chiedendole di aiutarlo a ricomporre il puzzle della sua vita ritrovando i tasselli mancanti.
Così, mentre Rai Tre trasmette l’appello del giovane, qualcuno, dall’altra parte dello schermo, riconosce in quel volto un’inquietante somiglianza.
Secondo quanto riporta Il Mattino è Romina Coviello, una giovane donna di Albanella, a intuire nei tratti somatici del ragazzo un legame di parentela con il figlio adottivo di una sua parente.
Si arriva così ad Antonio, il secondogenito di mamma Angela e papà Claudio. Ed è proprio la mamma adottiva di Antonio, la signora Raffaella, la chiave di volta in questa storia conclusasi con la riunione di quasi tutta la famiglia.
La donna, infatti, conosceva benissimo la madre naturale di Gerardo e custodiva un elenco, datogli proprio da Angela, con i nomi e le date di nascita di ogni suo figlio.
Raffaella, inoltre, ha sempre saputo dell’esistenza di Donato, il primogenito e l’unico dei cinque fratelli a non aver reciso i legami con la famiglia di origine essendo stato affidato dal tribunale ai nonni.
Così Gerardo Sessa dopo aver riabbracciato Antonio, riesce a ritrovare anche Donato che vive con suo padre. Infine si fa vivo pure Gianluca, il terzo fratello.
«Le emozioni – afferma Gerardo Sessa – non si possono raccontare, bisogna solo viverle: ora io e i miei fratelli siamo ansiosi di conoscere anche Luigi, l’unico che ancora manca all’appello. La mia gioia più grande è quella di sapere che i miei genitori non avrebbero mai voluto abbandonarmi».
Gerardo Sessa è cresciuto nell’amore della famiglia adottiva che gli ha dato tutto ciò di cui ha avuto bisogno. Non tanto e non solo a livello materiale ma quanto a livello affettivo.
Gerardo ha sofferto tanto per la perdita della madre adottiva, scomparsa quando lui aveva solo 15 anni. Al suo fianco, oltre al padre adottivo, la tata Vera che, parole sue, lo ama come un figlio.
«Io e la mia tata Vera abbiamo fatto tutto “aumm aumm” senza coinvolgere inizialmente nelle ricerche della mia famiglia d’origine Bartolomeo, il mio padre adottivo. Le emozioni nell’aver ritrovato papà e tre dei miei quattro fratelli – afferma – sono tante; variegate come un gelato. Gioia ma anche rabbia nel ripensare a tutto quello che ho perso: avrei voluto muovermi prima, il mio rammarico più grande è quello di non aver fatto in tempo a ritrovare Angela, la mia madre biologica scomparsa solo pochi giorni prima del mio appello alla trasmissione di Rai Tre. Avrei semplicemente voluto dirle grazie per avermi donato la vita».
Il pensiero di Gerardo corre poi a Giuseppina, quella madre adottiva che dopo avergli donato tanto amore ha perso quando aveva soli 15 anni. La malinconia, però, dura solo un attimo: è poi nuovamente la gioia a scavalcare la tristezza.
«Posso ritenermi fortunato, ho due madri in cielo e una in terra: Vera, la mia tata che mi ama anche lei come un figlio. Ora aspettiamo solo che anche l’ultimo fratello si faccia vivo così l’intera famiglia sarà ricomposta e trascorreremo per la prima volta il Natale tutti insieme».
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