Nessun pericolo per i pendolari sul costo dei biglietti su bus e treni. Il costo dell’abbonamento resterà infatti invariato e riguarderà solo gli utenti occasionali.
A confermarlo è il consigliere regionale e presidente della IV Commissione (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici), Luca Cascone. Cascone ha anche precisato che l’adeguamento del tariffario non veniva aggiornato dal 2017.
Nel decreto che ufficializza questo aumento, si evidenzia infatti che: “l’ adeguamento inflattivo attualizzato dei titoli di viaggio di trasporto pubblico locale terrestre è stato avanzato dalle associazioni di settore in ragione dell’incremento dei costi di trasporto e della riduzione dei ricavi da traffico passeggeri per effetto della emergenza epidemiologica, con esclusione degli abbonamenti”.
Il surplus tiene conto inoltre “della variazione dell’indice Foi pari al +7,6%, nonché degli arrotondamenti, al fine di semplificare la gestione aziendale delle vendite”. Per questa ragione, per la maggior parte dell’utenza campana non cambierà assolutamente nulla.
Cascone, infatti, rimarca che: “Per i pendolari, gli studenti, le fasce deboli, gli anziani e i frequentatori abituali del trasporto pubblico resta tutto invariato e non c’è nessun aumento del prezzo del biglietto. E questo perché gli abbonamenti e tutte le altre tariffe agevolate non sono state affatto modificate”.
“Il rincaro, infatti -continua Cascone- riguarda solo l’avventore occasionale, in quanto chi utilizza quotidianamente il bus ha un abbonamento mensile o addirittura annuale. E l’aumento dei ticket avviene dopo 4 anni con l’adeguamento Istat delle tariffe”.
Gli aumenti, pertanto, oscilleranno da un minimo di 10 centesimi ad un massimo di 2 euro e 90 centesimi. Scendendo nei particolari a Salerno prendere il bus costerà 10 centesimi in più.