Riciclava marche da bollo rivendendole agli utenti ignari. Una dipendente del Tribunale di Salerno in forze nell’ufficio del casellario giudiziale, è stata arrestata giovedì in flagranza di reato. Lo si legge nell’edizione odierna del quotidiano “Il Mattino”.
La donna, difesa dagli avvocati Lucio Basso e Giuseppe Della Monica, è accusata di peculato ed autoriciclaggio, al termine di un’indagine corroborata da video ed intercettazioni.
La donna, che, stando a quanto si legge, aveva una grande disponibilità di marche da bollo usate, già impiegate in documenti archiviati e giacenti da tempo nell’ufficio, se ne appropriava e le rivendeva agli utenti ignari direttamente negli uffici.
Stando alle testimonianze raccolte, la donna le avrebbe non solo rivendute singolarmente, ma, a volte, anche in numero maggiore rispetto a quelle effettivamente necessarie, richiedendo l’acquisto di due marche liddove ne era necessaria soltanto una.
Gli episodi oggetto delle indagini si sarebbero verificati tra ottobre ed il 9 febbraio scorso, quando la donna è stata colta sul fatto nel vendere una marca da bollo.
Non è la prima volta che episodi del genere si verificano in uffici pubblici della città di Salerno: come si legge ancora, infatti, sul Mattino, alcune dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, tempo fa, furono smascherate nel compiere un’azione fraudolenta simile a quella portata avanti dalla dipendente del casellario.
Rivendevano, infatti, marche da bollo apposte sui documenti consegnati dopo averle staccate e sostituite con altre di valore decisamente più basso, intascandone, dunque, la differenza.