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Riceve per errore 15 paia di scarpe strane: la storia che ha incuriosito il web

Ormai tutti siamo abituati a fare acquisti online, rivolgendoci a numerosi store che vendono prodotti di tutti i generi. Acquistiamo online anche oggetti di abbigliamento e accessori che completano il nostro look. Ma a volte capitano degli errori davvero molto singolari. È ciò che è accaduto ad una donna di Oak Park negli Stati Uniti. La protagonista della vicenda piuttosto particolare che stiamo per raccontarvi si chiama Simone Boutet, una donna che non aveva assolutamente ordinato nulla sul web, ma che è stata oggetto di misteriose consegne.

Che cosa ha ricevuto a casa la donna

Simone Boutet ha cominciato a ricevere a casa dei pacchi molto particolari. Il primo è stato portato da un corriere circa 12 mesi fa. Conteneva un paio di scarpe molto strane, che la donna non ha esitato a definire pacchiane.

Ma il tutto non si è limitato soltanto ad un pacco, perché a quella consegna ne sono seguite molte altre, fino ad arrivare ad un totale di 15 paia di scarpe sempre molto originali.

La donna definisce le scarpe che ha ricevuto davvero di cattivo gusto. Fin dalla prima consegna, Simone ha cercato di restituire ciò che aveva ricevuto evidentemente per errore. Tuttavia non è riuscita nell’intento, perché l’indirizzo del venditore risultava sbagliato. Si trattava di un venditore Amazon che operava in Cina.

Anche l’indirizzo di ricezione, tramite il quale la donna riceveva le scarpe, era piuttosto bizzarro, perché c’era scritto soltanto il nome Simone (senza il cognome) e l’indirizzo riportava direttamente alla sua abitazione.

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La risposta di Amazon

Amazon ha fornito una pronta risposta alla donna, scusandosi per l’inconveniente. Un responsabile del noto store ha dichiarato di aver contattato il venditore di scarpe per far correggere l’indirizzo.

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L’azienda si sta impegnando per risolvere il problema, anche perché tutto ciò potrebbe rivelarsi un caso di violazione della privacy, visto che le informazioni personali della donna sono finite evidentemente nelle mani sbagliate.

Gianluca Rini

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