Congelato lo sciopero dei benzinai annunciato ieri e previsto per i giorni 25 e 26 Gennaio.

E’ quanto reso noto dai sindacati dei distributori di carburanti Faib, Fegica e Figisc/Anisa in seguito ad un incontro tenutosi questa mattina con i rappresentanti del governo.

I rappresentanti degli operatori del settore hanno chiarito che l’aumento dei prezzi del carburante non sarebbe legato ad una speculazione in atto: un dato, quest’ultimo, verificato nei giorni scorsi anche dal Ministero dell’Ambiente, che avrebbe preso atto che i rincari sarebbero legati alle normali oscillazioni dei prezzi del mercato.

Rincari, questi ultimi, dovuti, in buona parte, al congelamento dello sconto delle accise introdotto dal governo Draghi lo scorso anno, in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, e non prorogato per il 2023 con lo scopo, dichiarato dall’esecutivo, di destinare maggiori contributi economici alle fasce deboli.

“Apprezzato il chiarimento avuto con il Governo, che ripristina una verità inequivocabile – hanno precisato in una nota i rappresentanti di categoria i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato. Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui“.

Si apre – hanno aggiunto i rappresentanti delle organizzazioni sindacaliun percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato“.

Da fonti di Palazzo Chigi si è appreso, inoltre, che partirà un confronto con il settore dei distributori della benzina, a cominciare da un tavolo tecnico previsto per martedì prossimo, 17 gennaio.

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