Maiori. E’ stato revocato il divieto di balneazione in corrispondenza del tratto di spiaggia sito ad Est della foce del Torrente Reghinna: a stabilirlo è stata l’ordinanza 45 firmata poco fa dal primo cittadino di Maiori Antonio Capone

L’interdizione alla fruizione delle acque da parte dei bagnanti era stata dovuta alla rilevazione, nella giornata di ieri, di “perdite di liquami” nella condotta immersa del depuratore comunale avvenute, rispettivamente, a 33 e 37 metri di profondità.

Queste erano emerse dalle ispezioni subacquee compiute da parte dell’Autorità Giudiziaria nei giorni scorsi, come sottolineato in una nota acquisita al protocollo generale dell’ente nella giornata di ieri.

La revoca del divieto, sancito in via cautelare, è avvenuta – come si legge nell’ordinanza di revoca – previa “verifica circa l’integrità della condotta fognaria”.

In seguito ad accertamenti effettuati sui luoghi, infatti, si è potuto constatare che le perdite segnalate per posizione e caratteristiche “non comportano pericolo per la salubrità delle acque di balneazione”. 

Per Palazzo Mezzacapo, dunque, non sussistono più le cause di interdizione alla fruizione da parte dei bagnanti, rilevate nella giornata di ieri, dello specchio d’acqua ad Est della foce del torrente che attraversa l’abitato maiorese.

Tratto che presenta una collocazione diametralmente opposta rispetto a quello in cui, lo scorso 13 Giugno, è stata sottoposta a sequestro una porzione di arenile non destinata alla balneazione, sita nei pressi del Porto, per la presenza di batteri potenzialmente pericolosi.

In relazione alla vicenda, e stante la necessità di effettuare ulteriori verifiche per comprendere le cause del fenomeno, il locale Palazzo di Città ha esteso l’interdizione anche ad un tratto di spiaggia libera adiacente.