Sgominata una rete di spaccio di sostanze stupefacenti in Costiera Amalfitana.
I carabinieri della Compagnia di Amalfi, coordinati dal capitano Alessandro Bonsignore unitamente ai militari del Nucleo cinofili di Sarno, del Reparto territoriale di Nocera Inferiore e della Compagnia di Ascoli Piceno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Marilena Albarano, su richiesta del pubblico ministero Carlo Rinaldi nei confronti di un 46enne originario di Pagani che ha vissuto a Maiori e attualmente domiciliato ad Ascoli Piceno, di altri due uomini, rispettivamente 30 e 25 anni residenti a Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino, mentre un quarto indagato, attualmente detenuto per altri reati presso il carcere di Nizza, in Francia, è stato sottoposto all’obbligo di dimora. I quattro sono indagati a vario titoli per reati legati allo spaccio di stupefacenti.
Lo si legge sul quotidiano “La Città” in un articolo a firma di Salvatore Serio.
Secondo la ricostruzione operata dal gip, sulla base delle risultanze investigative raccolte, gli indagati avrebbero posto in essere, nel territorio del comune di Maiori, una fiorente attività di spaccio di cocaina, proveniente dall’Agro nocerino sarnese e rivenduta ad assuntori della Costiera amalfitana.
La vicenda
I fatti sono risalenti ai mesi compresi tra ottobre e dicembre del 2022, quando la Costiera amalfitana e l’Italia intera stavano uscendo pian piano dal dramma del Covid. Il modus operandi era ben chiaro, le “ordinazioni” da parte degli assuntori della Costiera Amalfitana arrivavano via social, con l’illusione che in questo modo si evitasse di essere attenzionati dalle forze dell’ordine. I social, purtroppo, vengono usati sempre più spesso da delinquenti anche per mettere in piedi sistemi di questo tipo.
La sostanza stupefacente veniva poi preparata e impacchettata dai due giovani dell’agro nocerino sarnese, uno di loro era già noto alle forze dell’ordine, per poi essere consegnata, talvolta anche a domicilio, dal Belluno. I carabinieri hanno svolto un’intensa attività di indagine, che ha consentito di accertare ottanta episodi di spaccio.
I militari, attraverso le intercettazioni ambientali, telefoniche, telematiche e alle immagini delle telecamere videosorveglianza presenti in zona sono riusciti a ricostruire gli spostamenti e l’organizzazione degli indagati che hanno portato poi all’emissione delle misure restrittive. Belluno, originario di Pagani ma che da anni viveva a Maiori, prima del trasferimento di qualche mese fa ad Ascoli Piceno dove vive e lavora, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi (nel collegio difensivo pure i penalisti Pierluigi Spadafora e Giulia Cavaiuolo), era già stato tratto in arresto nel 2018 nell’ambito di una vasta operazione antidroga: finirono nei guai 22 persone.
Il giro d’affari creato a Maiori era decisamente importante, anche considerando la mole di sostanza stupefacente che nel corso dei mesi è stata condotta illegalmente in Costiera Amalfitana, e fruttava circa 600 euro a sera. Infatti lo spacciatore “lavorava” principalmente in orario serale o notturno per sfuggire a sguardi indiscreti.
I fornitori della cocaina, che arrivava dall’Agro nocerino sarnese, proprio in considerazione della quantità di sostanza stupefacente movimentata, avevano messo molta pressione sui componenti della rete, tanto che uno di loro per cercare di ripagare quanto dovuto ha anche ceduto la sua carta da percettore del reddito di cittadinanza.
L’operazione che ha preso forma nella giornata di ieri in Costiera Amalfitana palesa in maniera inequivocabile del problema dell’uso di droga ma al contempo conferma la grande attenzione da parte dei carabinieri della Compagnia di Amalfi sul tema. In tal senso risulta prezioso il lavoro svolto dal capitano Bonsignore che attraverso diverse attività sta cercando di sensibilizzare i più giovani rispetto ai pericoli legati all’assunzione di sostanze stupefacenti. Si tratta, infatti, dell’ennesimo intervento delle forze dell’ordine con l’obiettivo di contrastare il fenomeno che, non solo in Costiera Amalfitana ma in tutta Italia, è una vera piaga sociale. Purtroppo nella maggior parte dei casi, stando ai dati Istat, l’uso di sostanze come cannabis e cocaina è assai praticato tra i più giovani.