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Relitto Li Galli, recupero imbarcazione. Ora bonifiche all’area

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Iniziate le operazioni di recupero del relitto My Cinque, adagiato sul fondo delle acque a largo degli isolotti Li Galli. Sabato l’imbarcazione è tornata alla luce. La ditta incaricata procederà alla bonifica dei fondali per ripristinare l’integrità dell’ecosistema marino intaccato per l’incidente avvenuto.

Il relitto è tornato a galla. Sabato 6 agosto l’azione congiunta della Capitaneria di Porto di Salerno, dell’Amp Punta Campanella, dei tecnici e della ditta incaricata ha dato i propri frutti. Sono state settimane di studi e calcoli. Perché il recupero dell’imbarcazione, sprofondata il 22 luglio scorso, rischiava di compromettere l’intero ecosistema a largo de Li Galli.

IL FATTO – L’imbarcazione era andata a fuoco nella mattinata del 22 luglio e, dopo che il personale della Guardia Costiera aveva messo in salvo le 5 persone presenti a bordo, è affondata adagiandosi sul fondo a 40 metri di profondità. Nei giorni immediatamente successivi, si è provveduto ad un controllo continuo e sistematico per evitare inquinamenti in una area particolarmente delicata. Allo stesso tempo l’Armatore dell’unità, diffidato dalla Capitaneria di Porto di Salerno a rimuovere il prima possibile il relitto, si è adoperato ingaggiando una ditta specializzata in questo tipo di operazioni.

Giovedì 3 agosto si è svolta la riunione operativa in Capitaneria dove, ricevuti i dovuti pareri tecnici, si è concordata la tempistica dell’esecuzione del recupero. Dopo due giorni di preparazione, con l’area interdetta da apposita ordinanza, alle 14 e 30 il relitto è emerso dalle profondità tirato a bordo di un motopontone ancorato in mezzo a “Li Galli”.

L’attività ha richiesto approfonditi calcoli e numerose immersioni per posizionare le fasce intorno allo scafo, unica parte rimasta integra dell’imbarcazione, e una cornice di sicurezza e vigilanza disposta dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno con impiego di unità navali e anche dei sommozzatori del Nucleo Subacquei Guardia Costiera.

In accordo con l’Area Marina Protetta la stessa ditta incaricata procederà nei prossimi giorni alla bonifica e alla pulizia dei fondali per ripristinare lo stato e l’integrità dell’ecosistema marino intaccato per l’incidente avvenuto.

Termina così, nel migliore dei modi, un’operazione complessa che ha visto la fattiva collaborazione della Guardia Costiera di Salerno e l’Area Marina Protetta di Punta Campanella sulla quale si continuerà a vigilare e a sensibilizzare i diportisti che incrociano quelle acque al rispetto dell’ambiente e in particolare dei nostri splenditi mari.

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