“Una decisione anacronistica, che va diametralmente contro alle esigenze reali del nostro territorio. Peggiora le condizioni di mobilità in Costa D’Amalfi e uccide anni di lavoro fatto da tutti per fare capire l’importanza di un trasporto pubblico via mare“.
Anche il primo cittadino di Minori Andrea Reale mostra forti perplessità nei confronti del nuovo regolamento sugli accosti della Capitaneria di Porto all’indomani della nota di Tra.Vel.Mar con la quale la compagnia ha annunciato un notevole ridimensionamento dei servizi di trasporto pubblico via mare in seguito alla sanzione comminata dall’Ufficio Locamare di Maiori per la violazione dei limiti massimi di lunghezza delle imbarcazioni approdate.
“Invece di creare le condizioni concrete per avere un vero trasporto pubblico marittimo in Costa D’Amalfi si riducono le corse alle Compagnie private che negli anni hanno lavorato rischiando in proprio per raggiungere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Reale, che già nel corso della riunione in Prefettura aveva mostrato particolare fermezza nell’opporsi alle scelte della Capitaneria – La decisione vanifica anche gli sforzi della Regione Campania che ha migliorato negli anni Porti ed attracchi e che sta approntando altre progettazioni per il potenziamento degli approdi“.
Infine, l’invito alla mediazione per contemperare le esigenze della sicurezza in mare e quelle di turisti e pendolari che quotidianamente si servono delle vie del Mare: “La Capitaneria di Porto come qualsiasi altro ente sovracomunale in Costa D’Amalfi non può limitarsi ad applicare “ il tecnicamente possibile” ma bisogna dialogare e rimettere in campo una parola chiave – mediazione – per cucire “ ago e filo alla mano” con pazienza provvedimenti che sappiano contemperare le esigenze di tutti. La prevaricazione é un sentimento imperante in questo periodo storico e il compito di tutti i Sindaci della Costa D’Amalfi é quello di lavorare insieme per risolvere: problematiche delle Vie Del Mare, fermate Sita, Riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma e tante altre problematiche ataviche che affliggono lo sviluppo e il vivere civile nei nostri territori. Insieme si può“.