Quindici milioni di euro percepiti illecitamente nel Napoletano. Le indagini dell’Arma sul sussidio nell’ultimo anno e mezzo. Oltre 600 i furbetti coinvolti.
In un anno e sei mesi i carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno accertato la presenza di 662 furbetti che intascavano indebitamente il reddito di cittadinanza per circa 15 milioni di euro. Che su base giornaliera significano 26.488 euro intascati ogni 24 ore da chi non ne aveva diritto. Una cifra di poco superiore ai mille euro l’ora. Per 287 di loro i militari ipotizzano anche il reato di truffa.
I militari hanno analizzato il territorio in tre macro-aree: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida), comuni della provincia a Nord (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, area maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e sud (vesuviano lungo la costa, area di Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Ercolano, Cercola, penisola sorrentina, Castellammare di Stabia e Capri). Soltanto nell’ultima retata i percettori avevano preso somme pari a quasi 3 milioni.
Quella del reddito è una questione tuttora aperta. Diventata in poco tempo punto in agenda dei programmi elettorali della destra che vorrebbe regolamentare in maniera differente il sostegno. E c’è invece chi – come Conte – ha più volte detto di promettere guerra a chi vorrà eliminare il Reddito di Cittadinanza.