L’acclamato quiz show estivo della Rai1 “Reazione a Catena“, condotto da Marco Liorni, si ritrova sotto il fuoco delle critiche dopo l’ultimo episodio andato in onda il 29 giugno. Nonostante il successo costante sugli ascolti, soprattutto in confronto al rivale Gerry Scotti, la fede del pubblico sembra essere messa alla prova.

Ascesa e caduta dei Gessetti

I protagonisti della controversia sono i “Gessetti“, un trio di giovani fiorentini, Edoardo, Lorenzo e Riccardo, che avevano conquistato i fan dello show con le loro abilità. Arrivati allo slot finale de “L’Ultima catena” con un montepremi di 99mila euro, la situazione ha preso una piega inaspettata. Domanda dopo domanda, il montepremi ha subito un calo drastico. Per gli autori del programma, le soluzioni date dai ragazzi non erano corrette, ma il pubblico non è d’accordo.

Le parole incriminate

I momenti critici dell’episodio ruotano attorno a due parole chiave: “Imboccare – B…. – Ciuccio” e “Ciuccio – A… – Bue”. Nel primo caso, i Gessetti hanno risposto “bambino”, ma gli autori cercavano la parola “Bebè”. Nel secondo caso, i ragazzi hanno risposto “Asino”, ma la risposta corretta secondo gli autori era “Asinello”. Le scelte editoriali hanno suscitato l’indignazione del pubblico, che ha visto nelle decisioni degli autori un tentativo di far perdere i campioni in carica.

La reazione del pubblico

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Le polemiche si sono scatenate su Twitter, dove gli utenti hanno espresso la loro rabbia e delusione. Frasi come “Questo è un tranello per farli perdere“, “Non è giusto” hanno inondato il social network. Alla fine, i Gessetti hanno terminato il gioco con un montepremi di 6.188 euro, ulteriormente ridotto a 3.094 euro dopo che il trio ha deciso di scoprire il secondo vocabolo. Nonostante siano riusciti a portarsi a casa una somma di denaro, la polemica non si è placata.

La polemica su “Reazione a Catena” mette in evidenza l’importanza della trasparenza e dell’equità nei programmi televisivi. Mentre il pubblico guarda per essere intrattenuto e partecipare attivamente al gioco, è essenziale che la competizione sia percepita come equa e priva di manipolazioni. Per quanto riguarda i Gessetti, nonostante la delusione, il loro spirito combattivo e la loro abilità li hanno resi una delle squadre più memorabili nella storia di “Reazione a Catena“.

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