Non ce l’ha fatta R.C., 57enne originario di Agerola stroncato da un arresto cardiocircolatorio la scorsa notte. L’uomo è deceduto nella sala operatoria del reparto di Cardiologia-Emodinamica dell’ospedale Ruggi di Salerno. L’uomo lunedì era stato condotto dal nipote al presidio di Castiglione: assente il cardiologo di turno, è intervenuto il dott. Salvatore Ulisse Di Palma. A riportare la notizia ilQuotidianoDellaCostiera.
Doveva essere sottoposto a un delicato intervento in angioplastica dopo essere stato colpito da infarto. Intorno alle 20 di lunedì l’uomo, cardiopatico, era stato condotto in auto da suo nipote presso il Pronto Soccorso di Castiglione. L’uomo lamentava dolore toracico e respirava con affanno. A causa dell’assenza del cardiologo nel turno notturno, è stato richiesto l’intervento del dottor Salvatore Ulisse Di Palma, specializzato in cardiologia, che occasionalmente si trovava nelle stanze superiori, impegnato in attività non assistenziale.
Il tracciato ha evidenziato i segni di un infarto acuto del miocardio. Prontamente sottoposto alla terapia d’urgenza, è stato indirizzato all’Unità Coronarica del “Ruggi” di Salerno a bordo di un’ambulanza di tipo A con rianimatore.
Dopo pochi chilometri, il paziente ha mostrato un’insufficienza respiratoria, andando incontro a un edema polmonare. Necessario il ritorno a Castiglione per intubarlo e stabilizzarlo, così da affrontare il viaggio fino a Salerno. Qui i medici messi in preallerta tramite l’attivazione della rete Ima (Infarto Miocardico Acuto) hanno sottoposto l’infartuato a coronografia e a successivo tentativo di rivascolarizzazione mediante angioplastica.
Quando la situazione sembrava essere sotto controllo, un improvviso arresto cardiaco ha vanificato tutto. Inutili i tentativi di rianimazione.
Quanto accaduto rimette in moto la questione del cardiologo di turno in Costiera Amalfitana. Non ci si può affidare al fato in situazioni simili. A tal proposito, la regione ha istituito un bando per cinque professionisti che dovrebbero prender posto – le graduatorie di altre città non sono sufficienti – nel presidio di Ravello. Leggi qui l’approfondimento.