In atto in questi minuti un sopralluogo dei vigili del fuoco utile al recupero del bus precipitato la scorso 8 maggio a Cigliano. Il mezzo avrebbe perso aderenza con l’asfalto rompendo il muretto di protezione e finendo negli spazi di un’abitazione sottostante. Nell’incidente ha perso la vita il giovane Nicola Fusco. Leggi qui il racconto.
Si torna a parlare dell’incidente a Ravello. In questi minuti i caschi rossi stanno procedendo alle operazioni utili per stabilire le azioni da intraprendere per il recupero del mezzo. Si torna così, nuovamente, nel luogo della tragedia.
Sono sette le unità coinvolte, che in questi minuti stanno procedendo alla raccolta delle informazioni che porteranno al ripristino dello stato dei luoghi. Ci sarà da lavorare alacremente, in sicurezza ma al contempo in maniera celere, per assicurare operazioni che portino il mezzo lontano dall’area. Il bus fa capo alla compagnia di famiglia.
La strada che porta al luogo dell’incidente è caratterizzata da tante criticità. Diverse le buche che si susseguono sull’asfalto prima dell’area dell’incidente. Un’arteria che va certamente messa in sicurezza e che gli stessi microfoni Rai, in occasione del Giro, non hanno lesinato da commenti miscelati a interrogativi che ormai le comunità portano avanti da anni.
Sono diverse, infatti, le morti che lungo tutta l’arteria Amalfitana – che non è quella, però, dell’incidente di Nicola Fusco – hanno colpito la collettività costiera. L’area dell’incidente, la Sr ex 373, non è però “esente” da tragedie. Come nel caso del giovane di Agerola, ricordato attraverso una lunga serie di manifestazioni in giro per la Costa d’Amalfi.
Nella giornata di sabato proprio ad Agerola ha preso vita una fiaccolata in memoria di Nicola, a cui hanno partecipato centinaia di residenti. Tra amici, familiari e conoscenti ci si è stretti per tenere vivo il fuoco del ricordo e dell’amore per una giovane vita spezzata.
+++Seguiranno aggiornamenti+++
