Ravello. L’amministrazione comunale della città della Musica guarda con soddisfazione alla nomina di Alessio Vlad a nuovo presidente della Fondazione da parte del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“Desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni, e i migliori auguri di buon lavoro, al maestro Alessio Vlad, nominato nuovo presidente della Fondazione Ravello – ha commentato il sindaco della città della musica Paolo Vuilleumier – Sono certo che, da profondo conoscitore della storia del nostro festival musicale, alla cui realizzazione ha contribuito a vario titolo in tanti anni di attività, saprà operare con passione. La sua esperienza permetterà di valorizzare il grande bagaglio di competenze e professionalità acquisite negli anni dalla Fondazione Ravello, confermando e accrescendo, in sinergia e unità di intenti con enti ed organi, l’immagine di Ravello come città della musica”.
Il primo cittadino di Ravello ha, inoltre, rivolto i suoi ringraziamenti al presidente uscente Dino Falconio: “Ha saputo cogliere, con sensibilità ed attenzione, le peculiarità della proposta artistica e culturale ravellese, ponendosi all’ascolto del territorio e recependone nel corso del suo mandato le istanze”.
Il Maestro, ravellese d’adozione, già direttore artistico della sezione musicale del festival dal 2016 al 2018 e dal 2020 al 2023, legato per storia personale e familiare alla Città della Musica e alla Costiera Amalfitana, ricoprirà questo nuovo ruolo.
Vlad è stato nominato ieri con decreto del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sentito il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, come previsto dalla procedura statutaria. Lo stesso decreto nomina quale componente del cda della Fondazione, l’architetto Monica Giannattasio.
Il nuovo consiglio d’amministrazione sarà completato nei prossimi giorni con un ulteriore componente, designato dal Comune di Ravello.
Una notizia positiva, dunque, quella della nomina del nuovo presidente della Fondazione, che va ad aggiungersi a quella della continuità del Festival, seppur in condizioni di ristrettezze legate al blocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione.