Sarà presentato venerdì 16 dicembre dalle 17 e 30 Il lavoro delle donne di Rita Di Lieto. L’opera incentrata sul lavoro delle formichelle, le donne che trasportavano agrumi e altro materiale su e giù per i terrazzamenti. L’evento a villa Rufolo a Ravello.
Oltre duecento immagini scandite da decine di immagini iconiche per raccontare l’altra Costiera Amalfitana. Quella, per intenderci, delle donne dei villaggi rurali che, a spalla, rifornivano Amalfi e i principali centri urbani di tutto ciò che serviva a farla vivere e prosperare. Non ricevendo in cambio grandi vantaggi, se non la sopravvivenza, dalla enorme ricchezza che proprio in quegli anni andava costituendosi.
Questo il focus de Il lavoro delle donne, ultima fatica letteraria di Rita Di Lieto. Sarà presentato venerdì 16 dicembre, alle ore 17 e 30, presso l’auditorium di Villa Rufolo, a Ravello, nel corso di una serata condotta da Luigi Mansi, aperta dai saluti del sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier.
“Fino alla fine del secondo conflitto mondiale – si legge nel volume – quasi tutto il peso dei trasporti, dalla montagna e dalle colline al centro, gravava sulle spalle delle donne del popolo. Trasportavano in carovana pali per i pergolati, frasche per coprire i limoni, legna, carboni per forni e cucine, barili di vino, cofani di frutta, verdura e agrumi“.
Al seguire, la proiezione del docu-film Le portatrici, di Pierfrancesco Cantarella, dedicato proprio alle furmechelle, così chiamate perché procedevano in fila, salendo e scendendo attraverso i ripidi sentieri che dalle colline portavano alla costa.
La serata sarà impreziosita dagli interventi musicali del gruppo I Discede.
