Sono stati oltre mille i visitatori che hanno approfittato dell’occasione offerta dalle Giornate di Primavera del Fai, il Fondo Ambientale Italiano, per visitare La Rondinaia. A Ravello c’è una delle ville più suggestive ed originali d’Italia. Le parole del sindaco Paolo Vuilleumier. I dettagli

Week-end d’arte e natura a Ravello. In occasione delle Giornate Fai di Primavera, volte alla riscoperta di siti d’interesse storico siti nei territori italiani, Ravello – unico comune della provincia di Salerno inserito dal Fondo – ha visto la partecipazione di oltre mille entusiasti visitatori presso la Rondinaia. Buen retiro per circa 33 anni dello scrittore, americano Gore Vidal, che l’acquistò nel lontano 1972.

Un monumento alla cultura e alla natura – ha commentato il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier -. Grazie al Fai, in tantissimi hanno potuto godere dell’incomparabile bellezza della struttura ed accedere anche al parco, che custodisce cipressi, abeti, ulivi, viti e limoni e si apre su un panorama mozzafiato“.

La dimora, negli anni, ha ospitato tanti personaggi dello star system del Novecento, da Jagger ai Clinton. “È un posto bellissimo dal quale osservare la fine del mondo“, avrebbe detto l’autore affacciandosi da uno dei balconi della villa dove l’auto si esiliò al tramonto degli anni ’60. È qui che Gore Vidal trascorse gli ultimi trent’anni della sua vita con il compagno Howard Austen.

Sei piani, circa seicento metri quadrati e uno spazio verde da oltre 4 ettari. Il sito era parte della nota villa Cimbrone di proprietà dei Beckett. Fu la figlia Lucy a edificare la Rondinaia facendone un’ala distaccata della residenza.

A strapiombo sul golfo la villa ricorda, per le sue forme, proprio il nido di una rondine. Del rifugio in pietra posto in altura lo scrittore Gore Vidal aveva fatto un vero e proprio nido d’amore, dove fuggire dal frastuono della vita moderna e dal quale raccontare la socialità e i costumi.