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Ravello in festa per i 70 anni di sacerdozio per Don Peppino Imperato

Ravello

Ravello. 70 anni dedicati al servizio sacerdotale: un importante traguardo di vita quello che don Peppino Imperato si appresta a festeggiare.

Questa sera, a partire dalle 19, nel Duomo di Ravello – del quale è parroco emerito – sarà celebrata anche la Santa Messa, che vedrà la presenza di monsignor Luigi Moretti, arcivescovo emerito della diocesi di Salerno.

Una volta conclusa la celebrazione, si terrà il taglio della torta nel Giardino del Monsignore dove il sacerdote, sarà circondato dall’affetto di parenti, amici e dei tantissimi fedeli che non gli hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, nel lungo percorso al servizio della Chiesa e della comunità locale.

Ravello. Don Peppino Imperato: la vita

Ravellese doc, don Peppino Imperato è nato il 22 luglio 1931 in via San Giovanni del Toro.

Ordinato sacerdote il 29 giugno 1954: nell’ottobre dello stesso anno iniziò il servizio presso il Seminario Arcivescovile di Amalfi, per poi passare dodici anni dopo, nel 1966 nella parrocchia di Santa Maria del Lacco di Ravello, che ha guidato non solo negli anni ’60 ma anche nei primi anni ’90.

Poi, nel 1968, a Scala come parroco di San Lorenzo e della Parrocchia di Santa Caterina. Nel 1990 il ritorno a Ravello, con la nomina a parroco di Santa Maria del Lacco e poi parroco del Duomo di Ravello, dal 1993 al 2016.

Un importante e duraturo ruolo di guida spirituale per tanti suoi concittadini, dunque, quello di Don Peppino Imperato, come ricordato, in una nota, dal primo cittadino Paolo Vuilleumier:

“A lui si devono le numerosissime iniziative culturali e scientifiche avviate in questi anni. Dalla storia locale all’arte, dalla letteratura all’informazione, con i mensili “Il Crocifisso” e “Incontro per una Chiesa Viva”, alla comunicazione sociale. Ma anche alla promozione del territorio, sostenendo la costituzione della Pro Loco. Il tutto senza dimenticare l’essenza del suo ministero, sempre al servizio della nostra comunità e sempre improntata all’ascolto”.

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