RavelloBook: libri e letteratura nella splendida cornice dei giardini del Monsignore / Programma

Una rassegna dedicata ai libri e alla letteratura, nell’incantevole cornice dei Giardini del Monsignore, a Ravello.

“RavelloBook. Storie di libri”, kermesse letteraria promossa dal Comune di Ravello, prenderà il via oggi , 12 agosto, a partire dalle 19, presso i Giardini del Monsignore con Antonio Schiavo che presenterà il suo romanzo dal titolo “Sono tristi, di sera, le stazioni”, edito da Gruppo Albatros Il Filo.

L’incontro, moderato dal giornalista Emiliano Amato, sarà aperto dai saluti del sindaco, Paolo Vuilleumier. Previsti gli interventi di Carlo Verna, giornalista Rai, già presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e Luigi Mansi, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Ravello.

L’appuntamento successivo è, invece, previsto in programma il 26 agosto, a partire dalle 18, sempre ai Giardini del Monsignore, con Maurizio Dumont, e il suo volume “Lettere da un aviatore”, Enzo Albano Edizioni, che vedono al centro del racconto, la storia di un pilota della Regia Aeronautica, prendendo spunto da alcune delle lettere spedite alla famiglia nel corso degli anni di addestramento e formazione e dai libretti di volo.

Il terzo appuntamento vedrà, invece, protagonista Carmen Lasorella, volto televisivo amatissimo dal grande pubblico, il 1 settembre, alle ore 18, ai Giardini del Monsignore, con il libro dal titolo “Vera e gli schiavi del terzo millennio”, edito da Marietti1820.

Prima giornalista italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra per la tv, anchor-woman, autrice di reportage, conduttrice di programmi di successo in radio e in tv per le reti Rai, opinionista e saggista, Lasorella ha raccontato le principali crisi internazionali a cavallo tra il Novecento ed il Duemila.

Nel suo romanzo d’esordio mette al centro della narrazione una donna, il suo mondo e il calvario dei migranti, così vulnerabili ed invisibili agli occhi di una società spesso troppo distratta alle esigenze degli ultimi. Attivista per i diritti umani, Vera è come il suo nome: tenace e irriducibile, eppure in crisi. Tra insidie informatiche e amicizie inattese, farà fino in fondo la sua parte, di nuovo padrona del suo destino.