La città di Ravello è ancora sotto shock dopo l’evento accaduto questa mattina: una bambina di appena due anni ha rischiato la vita.
Residenti e turisti sono rimasti con il fiato sospeso, pregando per quella giovane vita.
La bambina, infatti, verso mezzogiorno aveva accusato delle difficoltà respiratorie e successivamente è svenuta. La causa di questo malore è da ricercarsi nell’ostruzione delle vie aree superiori dovuta da un eccesso di muchi; la piccola mostrava degli evidenti segni di ipossia: condizione di carenza di ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo.
I genitori della piccola, presi comprensibilmente dal panico, hanno prontamente chiesto aiuto e si sono recati presso la vicina Via Trinità.
Qui è accorso prontamente il dottore Franco Lanzieri, dopo essere stato allertato. Il medico del presidio ospedaliero della Costa d’Amalfi in quel momento fuori servizio e fortunatamente si trovava lì vicino, più precisamente presso la piazza Vescovado.
Resosi conto della gravità della gravità della situazione ha prontamente praticato manovre di disostruzione delle vie respiratorie presso l’ingresso dell’hotel Giordano.
Grazie a questo intervento tempestivo la bambina ha ripreso conoscenza in pochi minuti accolta dai sospiri speranzosi degli spettatori.
In seguito, come riporta Quotidiano della costiera, i genitori hanno condotto la piccola presso il Pronto Soccorso di Castiglione dove l’aspettava il rianimatore, avvertito precedentemente.
Dopo la terapia farmacologica prevista, è stata condotta presso il porto turistico di Maiori. Qui ha poi aspettato per trasferirsi in eliambulanza presso il reparto di Pediatria dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”.
Il lieto fine di questa vicenda è merito soprattutto del pronto intervento, che si potrebbe definire provvidenziale, operato nelle strade di Ravello dal dottor Lanzieri. Questi è riuscito a comprendere immediatamente le cause di quel mal essere e agire di conseguenza.
La redazione di Amalfinotizie augura alla piccola una pronta guarigione.
