Ha battuto la testa contro lo scivolo dal quale si era lanciato il 12enne di Pompei morto sabato scorso all’Aquafarm di Battipaglia.
E’quanto emerso dai risultati dell’autopsia condotta nella giornata di ieri sul corpo del piccolo, secondo quanto riporta la testata giornalistica online Fanpage.
Smentita, dunque, l’ipotesi circolata nei giorni scorsi, e giudicata anche percorribile, di una congestione fatale.
Gli inquirenti, infatti, non erano riusciti, nell’immediato, a individuare le cause della scomparsa del ragazzino: dopo aver proceduto con l’iscrizione nel registro degli indagati del proprietario della struttura, dei gestori e degli addetti alla sicurezza hanno analizzato, infatti, le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza che, tuttavia, non hanno restituito un quadro pienamente chiaro della tragedia.
Intorno alle 11 di sabato 30 luglio, il 12enne, che era con la famiglia presso il parco acquatico battipagliese per trascorrere una giornata di relax, trasformatasi in tragedia, si era lanciato da una delle sue attrazioni.
Dopo esser giunto a terra, nel giro di pochi minuti il ragazzino avrebbe iniziato a vomitare e sarebbe morto pochi minuti dopo, prima ancora dell’arrivo dei soccorsi che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
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