La morte di Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio e influente imprenditore, ha lasciato un segno indelebile nella società italiana. Nonostante la sua vita privata sia stata spesso al centro di processi e gossip, i dettagli relativi ai suoi obblighi economici verso le sue ex mogli e compagne sono rimasti relativamente sconosciuti.
Il mantenimento a Veronica Lario
Berlusconi ha sposato la sua prima moglie, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, nel 1965 e la seconda, Veronica Lario, nel 1990. Dopo la separazione da Veronica Lario nel 2012, ha avuto inizio una lunga contesa legale.
Nel 2013, il Tribunale di Monza stabilì un assegno di mantenimento mensile da quasi 1,5 milioni di euro al mese che Berlusconi avrebbe dovuto versare a Veronica Lario. Tuttavia, nel 2014, Lario richiese 540 milioni di euro per chiudere ogni contenzioso, richiesta che provocò una serie di ricorsi da parte di Berlusconi. Infine, nel 2019, la Cassazione stabilì che il mantenimento non era dovuto, con Lario condannata a restituire 46 milioni di euro a Berlusconi.
Nel febbraio del 2020, i due ex coniugi trovarono un accordo, rinunciando reciprocamente ai crediti chiesti. Di fatto, Berlusconi non richiese i 46 milioni di euro, mentre Lario non reclamò la cifra di 18 milioni che riteneva di avere diritto.
L’assegno per Francesca Pascale
Nonostante la fine dei suoi obblighi di mantenimento verso le ex mogli, Berlusconi continuò a versare un assegno mensile all’ex fidanzata Francesca Pascale. Secondo l’accordo tra i due, basato sui 10 anni di convivenza, Francesca avrebbe dovuto ricevere 2 milioni di euro per ogni anno di relazione per un totale di 20 milioni di euro. In totale, le sono stati versati 20 milioni di euro, e Berlusconi continuava a pagare circa 100.000 euro al mese, che corrispondono a oltre un milione di euro l’anno. Questa cifra era destinata a mantenere lo “stato di vita e di benessere” che Francesca aveva goduto durante gli anni passati con il Cavaliere.
Il capitolo delle “Olgettine”
Infine, esiste il capitolo delle “olgettine”. Berlusconi ha ammesso di aver aiutato economicamente alcune di queste ragazze, e un processo in corso, il cosiddetto “Ruby ter”, è destinato a valutare se lo abbia fatto per evitare confessioni potenzialmente dannose. Sebbene non vi siano conferme ufficiali, alcune stime di giornali parlano di milioni di euro versati.