Arrestate per truffa, Wanna Marchi e Stefania Nobile, dopo 10 anni di reclusione svelano la cifra da capogiro che sono riuscite a guadagnare nell’arco degli anni. Svelata la somma da record.
Wanna Marchi e Stefania Nobile
Wanna Marchi, la venditrice più ricca della storia della televisione italiana, è stata da sempre un personaggio controverso e intrigante. Con radici umili e una giovinezza segnata da alti e bassi. La sua ascesa nel mondo delle televendite l’ha portata alla fama e alla ricchezza. Ma anche alla reclusione per una maxi truffa che ha scosso l’Italia.
Proveniente da origini umili, Wanda, ha iniziato a lavorare per una rete televisiva locale, vendendo prodotti per il corpo. Il suo carattere molto irruento l’ha resa una figura iconica per il suo pubblico. In poco tempo è diventata la venditrice più rinomata del paese, generando enormi profitti anno dopo anno.
La condanna per frode, cosa fanno oggi
Dopo il successo, la caduta. Venne scoperta una grande frode che ha coinvolto milioni di clienti, Wanna è stata condannata a processo insieme alla figlia Stefania Nobile. Questo evento ha segnato la fine della loro fortuna e la perdita di tutto ciò che avevano conquistato.
Ad oggi, gestisce vari business, sempre in collaborazione con sua figlia Stefania. Nel settembre 2022, una serie TV su Netflix ha raccontato la sua storia svelando molti retroscena. Marchi afferma di vivere con una pensione mensile di soli 600 euro, ma ciò solleva interrogativi sul reale stato delle sue finanze.
A quanto ammonta il patrimonio? Cifra da capogiro
Stando a varie ricerche, le due donne in soli cinque anni, sono riuscite ad accumulare 33 milioni di euro, comprensivo di case e terreni di proprietà di madre e figlia. Purtroppo tutte queste ricchezze sono state sequestrate e confiscate dalle autorità giudiziarie italiane.
Wanna e Stefania vivono stabilmente a Tirana, in Albania, dove gestiscono diverse attività. Si vocifera, però che dispongano di una grande somma di denaro o di una proprietà tenuta nascosta alle autorità italiane, per preservarne il valore. E quindi risulterebbe il motivo principale per cui le due donne si sono trasferite all’estero lontano dagli occhi dei media e della fiscalità italiana.