In questi giorni circolano sui vari quotidiani cifre di diverse migliaia di euro relativi agli incassi di Gisella Cardia dopo le apparizioni mariane.
Gisella Cardia accusata di aver utilizzato le donazioni per fini personali
Gisella Cardia, meglio nota come la “veggente” di Trevignano, è finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Civitavecchia dopo l’accusa di aver utilizzato parte delle donazioni fatte alla sua onlus, la Madonna di Trevignano, per fini personali.
Secondo quanto dichiarato da Luigi Avella, ex fedele della donna, sarebbero stati utilizzati 30mila euro per ristrutturare il bagno della Cardia e comprare dei climatizzatori. Avella ha inoltre sostenuto di aver donato alla Cardia 123mila euro, di cui una parte sarebbe stata utilizzata per acquisti personali.
Accuse anche contro il marito della Cardia
L’investigatore privato Andrea Cacciotti ha presentato una denuncia ai carabinieri di Colleferro nei confronti del marito della donna, Gianni Cardia, che avrebbe promesso ai fedeli miracoli in cambio di donazioni. In totale, l’uomo avrebbe ricevuto oltre 30mila euro in donazioni, sui quali adesso dovranno indagare le autorità.
La vicenda ha scatenato molte polemiche e suscitato interrogativi sulla veridicità delle presunte apparizioni della Madonna e sulla credibilità della Cardia. La donna ha respinto tutte le accuse e si è definita una “martire”, sostenendo di essere vittima di una persecuzione mediatica.
La gestione delle donazioni a favore delle organizzazioni no profit e religiose
La questione delle donazioni destinate all’associazione fondata dalla Cardia solleva inoltre il problema della gestione delle donazioni a favore delle organizzazioni non profit e religiose. Spesso, infatti, queste organizzazioni sono accusate di utilizzare i soldi donati per scopi personali o per finanziare attività diverse da quelle dichiarate.
Secondo la legge italiana, le donazioni a favore delle organizzazioni non profit sono deducibili dalle tasse per un importo massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato. Tuttavia, per poter beneficiare della deduzione fiscale, le donazioni devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale, o tramite carta di credito o di debito. Inoltre, l’organizzazione deve emettere una ricevuta che attesti la donazione ricevuta e il suo importo.
La cautela della Chiesa cattolica nel riconoscere le apparizioni mariane
Nel caso delle donazioni alla Madonna di Trevignano, non è ancora chiaro se siano state rispettate tutte le norme previste dalla legge. Ad ogni modo, la vicenda mette in luce l’importanza di vigilare sulla destinazione delle donazioni e di verificare che le organizzazioni non profit e religiose utilizzino i soldi donati per le finalità dichiarate.
La questione delle apparizioni della Madonna e delle presunte visioni della Cardia, invece, solleva interrogativi sulla veridicità di queste manifestazioni e sulla credibilità delle persone che ne sostengono l’autenticità. La Chiesa cattolica, infatti, è molto cauta nel riconoscere le apparizioni mariane e richiede una rigorosa valutazione da parte di una commissione di esperti. Nel caso della Cardia, la Commissione diocesana istituita dal vescovo Marco Salvi sta attualmente indagando sulla questione.

