Si continua a lavorare in modo incessante a Monteforte Irpino dopo la colata di fango di ieri sera.

Il maltempo ha iniziato ad imperversare sul comune irpino già nelle prime ore del pomeriggio di ieri, provocando forti precipitazioni.

L’acqua ed i detriti hanno, poi, invaso le strade del centro abitato, allagando scantinati e abitazioni, trascinando e distruggendo automobili. Per fortuna, al momento non sono stati segnalati decessi.

Ad essere particolarmente colpite sono state la parte alta della cittadina ed il centro storico, a sua volta già interessato, nel settembre del 2020, da un’ alluvione che ha determinato, sostanzialmente, il ripetersi di un “copione” già scritto.

Tempestivo è stato l’intervento delle associazioni di volontariato e della Protezione Civile: sono stati impiegati, complessivamente, ben settanta volontari, e numerosi mezzi speciali, tra cui idrovore e torri faro.

A seguire l’evolversi della vicenda è stata, in primo luogo, la Protezione Civile regionale, che ha costantemente informato il governatore della Campania Vincenzo De Luca e assicurato interventi per evitare ripercussioni ancora peggiori per la sicurezza dei cittadini.

Da Palazzo Santa Lucia, a tal proposito, ieri sera sono giunte le rassicurazioni del governatore al primo cittadino di Monteforte Costantino Giordano, mostrando l’impegno da parte della Regione Campania nel cercare di risolvere la problematica.

Nel frattempo, fortunatamente, già nel corso della tarda serata le precipitazioni si sono interrotte.

Tuttavia, in via precauzionale, anche a causa del forte vento che durante la notte ancora imperversava sulla zona, l’allerta meteo è stata prorogata per tutta la mattinata di oggi.

Una vicenda, quella di Monteforte, molto simile a quella che colpì Atrani il 9 settembre del 2010.

All’epoca il piccolo centro della costiera fu letteralmente devastato dalla potenza delle acque del Torrente Dragone che esondò, uccidendo la giovane Francesca Mansi, il cui corpo fu, poi, ritrovato numerosi giorni dopo, lungo le coste sicule.