Prima neve dell’anno (e dell’inverno) in Costiera Amalfitana. La dama bianca è tornata a fare la sua comparsa sui Monti Lattari, donando una visione davvero magica a tutti coloro che si sono svegliati in quella che, probabilmente, è la giornata caratterizzata dal primo vero freddo di stagione.

Risulta davvero curioso ricordare che venti giorni fa, il 2023 si era aperto con un clima letteralmente primaverile e temperature che, nelle ore centrali, avevano toccato i 20 gradi tanto da consentire a decine di persone di passare piacevoli ore in spiaggia o all’aria aperta.

Nel giro di poco più di due settimane, invece, il freddo ha iniziato sempre più a farsi sentire, fino a conquistare definitivamente il nostro territorio.

Già nel pomeriggio di ieri grandinate e pioggia mista a neve avevano interessato il Valico di Chiunzi, provocando anche non pochi problemi alla circolazione: è stato necessario, infatti, per gli automobilisti in direzione Ravello, utilizzare pneumatici termici o catene da neve, visto il fondo stradale ghiacciato.

Ma, nella notte, con l’abbassarsi delle temperature – e della quota neve, che è arrivata fino a toccare i 500 metri – la neve ha fatto la sua comparsa anche sul Valico di Agerola, imbiancando con un leggero strato bianco il centro dei Monti Lattari che apre le sue porte sulla Costiera Amalfitana.

Un evento davvero suggestivo, quest’ultimo, immortalato in un video dalla pagina Facebook “La mia vita in Costiera Amalfitana”, che ha mostrato l’aspetto spettacolare e magico di una nevicata in notturna sui due versanti della galleria.

La neve è caduta fitta e copiosa tanto da causare il blocco di un autobus nelle prime ore del mattino: per fortuna, però, la situazione sembra essere al momento tornata alla normalità.

Precipitazioni nevose, anche a bassa quota, sono previste a partire dal pomeriggio: con il calo delle temperature la neve potrebbe scendere fino a 3-400 metri di quota.

Con tutta probabilità nevicherà a Tramonti, e non è detto che la dama bianca, magari nella notte, non faccia la sua comparsa nelle zone alte di Ravello e Scala.

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