Il bando del Premio Francesca Mansi per l’ambiente è già da tempo sui banchi degli alunni delle scuole della Costiera Amalfitana. L’ottava edizione promossa dalle associazioni Italia Nostra Salerno, Club per l’Unesco di Amalfi ed Acarbio, dal titolo “L’altra mia Costiera. Resiliente e sostenibile” che prevede il termine della presentazione dei lavori entro il 10 maggio, ha molti elementi di novità.

Intanto gli studenti potranno utilizzare qualsiasi approccio al tema: linguistico letterario, storico artistico, scientifico tecnologico e anche gastronomico. E per chi vorrà cimentarsi con le lingue straniere, gli elaborati potranno essere redatti in parte anche in inglese o altra lingua di studio, che rappresentano al giorno d’oggi un passo fondamentale per partecipare attivamente alla “comunità globale”, aiutando a superare barriere culturali e linguistiche soprattutto in un territorio dove arrivano turisti da tutto il mondo.

I ragazzi sono così stimolati dal tema “L’altra mia Costiera” anche a raccogliere testimonianze, a parlare con anziani, artigiani, pescatori e chiunque abbia una bella storia da raccontare. E soprattutto vengono invitati a sollecitare riflessioni e proposte riguardo l’abbandono dei terrazzamenti, la tutela della biodiversità, i grandi temi legati al cambiamento climatico ed allo sviluppo sostenibile. Potranno – ecco un altro elemento di novità – progettare anche un’iniziativa concreta che coinvolga, entro l’anno corrente, i giovani e tutta la comunità locale nella salvaguardia dell’ambiente.

Non c’è dubbio che il paesaggio e le emergenze ambientali – dichiara Michela Manzoni, presidente del Premio – siano tra le “mission” delle scuole di ogni ordine e grado. In un momento in cui la consapevolezza ambientale è cruciale, è responsabilità delle istituzioni educative promuovere l’impegno attivo degli studenti nella salvaguardia del nostro ambiente e nel ricordo di una ragazza che ha perso la vita in un evento tragico che ha evidenziato l’estrema fragilità del territorio”.

Nonostante siano passati quasi quattordici anni, il ricordo di quel pomeriggio del 2010 sconvolse l’intera Costiera Amalfitana.

Questo Premio è come una fiamma da continuare ad alimentare giorno dopo giorno, anno dopo anno – afferma Mariateresa Mansi, componente della commissione del Premio – Testimonianza concreta che una morte come quella di mia sorella Francesca non resti solo nella memoria e nei ricordi di chi ha vissuto quel 9 settembre, ma possa essere monito per i nostri giovani, futuri adulti di questo splendido ma fragile territorio come la Costiera amalfitana. Attraverso di esso possano conoscerlo e amarlo ancora di più per poterlo poi rispettare e tutelare. Solo così un ricordo resterà vivo, e la morte di una giovane strappata così violentemente alla vita potrà forse avere un senso”.

ll tema di quest’anno riflette l’importanza di un approccio olistico alla conservazione del paesaggio culturale, sul legame profondo tra natura e attività umana, e sull’urgente necessità di adottare pratiche sostenibili per garantire un futuro migliore per le generazioni a venire, incentivando gli stessi studenti nel prendere coscienza dell’importanza della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Perché in un territorio fragile come la Costiera Amalfitana, la sensibilizzazione è fondamentale con la finalità di prevenire danni irreversibili all’intero ecosistema.