In un contesto finanziario sempre più incerto, i risparmiatori continuano a rivolgere verso strumenti sicuri e garantiti dallo Stato.
Poste Italiane, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), ha recentemente introdotto sul mercato un nuovo prodotto particolarmente interessante: il buono fruttifero postale a cedola, con una durata di 5 anni e cedole semestrali fisse.
I buoni fruttiferi postali rappresentano una scelta privilegiata per chi cerca un investimento a basso rischio. Sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, società per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e distribuiti da Poste Italiane. La garanzia dello Stato italiano assicura il rimborso del capitale investito e degli interessi maturati, analogamente a quanto avviene con titoli di Stato come BTP o CCT.
Il rischio di perdita del capitale investito è quindi estremamente contenuto, limitato al possibile default dello Stato italiano, scenario considerato improbabile grazie all’appartenenza dell’Italia alla UE e all’Eurozona, con il supporto di istituzioni come la BCE. In casi eccezionali di crisi grave, lo Stato potrebbe ritardare i rimborsi o modificare i tassi di interesse, ma tali ipotesi restano molto rare.
Oltre alla sicurezza garantita, i buoni fruttiferi postali si distinguono per alcune caratteristiche chiave che li rendono appetibili:
– Rendimento indipendente dalle oscillazioni di mercato e delle borse finanziarie;
– Tassi di interesse fissi e definiti al momento della sottoscrizione;
– Nessun costo aggiuntivo per gestione o acquisto;
– Impegno statale a restituire il capitale investito.
Il nuovo buono a cedola: caratteristiche e modalità di sottoscrizione
Il nuovo buono postale a cedola si presenta come un prodotto con durata quinquennale, emesso esclusivamente in forma dematerializzata. Ciò significa che l’investimento è registrato elettronicamente e non esistono più i tradizionali titoli cartacei. Per la sottoscrizione è quindi indispensabile disporre di un conto corrente BancoPosta o di un libretto postale, che fungeranno da conto di regolamento e devono essere intestati alla stessa persona intestataria del buono.
Questi titoli riconoscono interessi fissi attraverso cedole semestrali accreditate direttamente sul conto di regolamento, permettendo così un flusso costante di liquidità durante la durata del buono. La sottoscrizione minima è fissata a 1.000 euro, incrementabile a partire da 50 euro, e il limite massimo per singolo investitore in un solo giorno è di 1.000.000 euro. I buoni a cedola possono essere intestati esclusivamente a persone fisiche maggiorenni, fino a un massimo di quattro intestatari.
La sottoscrizione è possibile sia presso gli uffici postali, esibendo un documento di identità valido e il codice fiscale, sia online tramite il sito ufficiale di Poste Italiane o l’app dedicata, nel caso si abbia un libretto Smart o un conto BancoPosta abilitato ai servizi digitali.

Le condizioni economiche aggiornate al 10 novembre 2025 indicano un tasso cedolare annuo lordo crescente nel tempo:
– 1% dopo il primo anno, con rendimento effettivo dell’1%;
– 1,25% dopo due anni, rendimento effettivo all’1,13%;
– 1,50% dopo tre anni, rendimento effettivo 1,25%;
– 1,75% dopo quattro anni, rendimento effettivo 1,37%;
– 2,50% dopo cinque anni, rendimento effettivo 1,59%.
Gli interessi sono corrisposti ogni sei mesi tramite cedole calcolate applicando il tasso annuo alla metà del capitale investito. In caso di rimborso anticipato, l’importo delle cedole successive sarà calcolato solo sulla somma residua investita.
Va evidenziato che gli interessi percepiti sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 12,5%, mentre il capitale investito è esente da costi di gestione o sottoscrizione. In aggiunta, è prevista l’applicazione dell’imposta di bollo, ma con una significativa esclusione: non si applica se il valore complessivo dei titoli posseduti non supera i 5.000 euro. Nel caso di rimborso anticipato, questa imposta potrebbe ridurre l’importo netto restituito, pertanto è importante considerare questo aspetto nella pianificazione dell’investimento.
Prospetto riepilogativo e trasparenza
Al momento dell’acquisto del buono a cedola, il sottoscrittore riceve un prospetto riepilogativo che dettaglia tutte le condizioni economiche: l’imposta di bollo prevista, gli interessi maturati e pagati, nonché gli importi rimborsati fino a quel momento. Il documento può essere richiesto in formato cartaceo presso l’ufficio postale o ricevuto in forma elettronica tramite l’area personale online di Poste Italiane, garantendo così massima trasparenza e controllo sull’investimento.
I buoni fruttiferi postali sono esclusi dal calcolo del patrimonio mobiliare ai fini ISEE fino a un valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, permettendo ai risparmiatori di conservare eventuali agevolazioni sociali e fiscali.
