Sta facendo discutere molto la decisione, da parte del comune di Positano, di installare sul territorio comunale delle telecamere “fototrappola” per individuare chi abbandona i rifiuti in modo scorretto.

La decisione da parte dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Guida, è stata presa in vista della nuova stagione turistica, momento in cui le presenze a Positano aumentano considerevolmente. Il primo cittadino, oltre a sottolineare lo sforzo da parte del comune e degli operatori del settore ecologia, invita anche tutti i cittadini a rispettare le norme per un corretto smaltimento dei rifiuti per far si che la perla della Costa d’Amalfi risulti essere sempre pulita ed ospitale.

I cittadini della città verticale sono invitati a rispettare gli orari di conferimento dei rifiuti e a differenziarli quanto più possibile; i cittadini sono poi altresì invitati a tenere pulite macere e giardini soprattutto in prossimità di strade e scale pubbliche. A far discutere, però, non sono stati questi avvisi bensì la decisione del comune di installare su tutto il territorio comunale delle telecamere “fototrappola”.

Si tratta di dispositivi elettronici in grado di individuare e perseguire chi abbandona i rifiuti, creando un danno sia ambientale ma anche di immagine a Positano. La comunicazione dell’installazione delle fototrappole ha lasciato di stucco “Su Per Positano”, gruppo di minoranza consiliare, che si scaglia apertamente contro la decisione del primo cittadino.

“Fototrappole”. Già solo il nome la dice lunga – si legge nel comunicato reso noto da “Su Per Positano”-. Viene richiesto di prestare attenzione al conferimento dei rifiuti. Bene, noi ci chiediamo come sia possibile monitorare e eventualmente multare un cittadino, quando i “punti di conferimento” sono ben oltre la pubblica decenza e il decoro urbano. Infine l’annuncio chiude con un rimando alla collaborazione. Da anni denunciamo le carenze di gestione della differenziata e l’amministrazione ha sempre risposto che “il problema immondizia non esiste. A chi ne mette in risalto l’indecenza viene detto che non ama Positano o che fa cattiva pubblicità al paese. Oggi viene fuori che il problema sono i cittadini e che, oltre alla gogna, vanno messi in trappola”.

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