PPPPPCi sono voluti ben vent’anni ma oggi la Casa dei Vettii a Pompei è stata restituita al pubblico più bella che mai. La domus si può finalmente ammirare in tutta la sua articolazione e complessità architettonica, grazie ai recenti interventi.

Il progetto di restauro era iniziato nel 2016 sotto la direzione di Massimo Osanna e ha visto la partecipazione di archeologi, architetti, restauratori, ingegneri, strutturisti e esperti di giardinaggio.

Il cantiere è stato uno dei più complessi degli ultimi decenni. Particolarmente difficile si è rivelata la rimozione di strati di cera, apportati sugli affreschi nel passato con l’intenzione di proteggerli e farli risplendere. Un metodo di restauro che si è rivelato altamente dannoso e che ha inoltre oscurato molti dettagli delle raffinate pitture, con rappresentazioni di architetture fantastiche e scene mitologiche.

Ad essere restaurato anche il giardino del peristilio che disponeva di un articolato sistema di condotte d’acqua e piccole fontane. Nel giardino sono state inserite copie delle statue originali conservate negli spazi espositivi e nei depositi del Parco archeologico: tra queste spicca una statua di Priapo, dio dell’abbondanza, unica nel suo genere.

Sempre nel giardino sono state piantumate antiche specie vegetali riprodotte nel vivaio all’interno del Parco, nell’ambito di un progetto più ampio che prevede la valorizzazione di giardini storici e la messa in produzione delle aree verdi della città antica attraverso partenariati con agricoltori e produttori del territorio.

Pompei, riapertura Casa dei Vettii – le dichiarazioni

“La riapertura della Casa dei Vettii – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent’anni. Ringrazio il personale del parco archeologico per aver reso possibile questo autentico regalo al mondo”.

Per il Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, si tratta di una riapertura epocale che segna il termine di una storia di restauro lunga e travagliata, che negli ultimi anni si è avvalsa del modello vincente del Grande Progetto Europeo, sia nella gestione dei finanziamenti sia delle risorse umane.

“La casa dei Vettii è la storia del mondo romano rinchiusa in una casa, la ‘casa museo’ della romanità per così dire. I proprietari, liberti e dunque ex schiavi, sono espressione di una mobilità sociale che due secoli prima sarebbe stata impensabile – sottolinea Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico di Pompei.