Le polpette di baccalà sono un secondo piatto di pesce molto facile da fare.

E’ un modo per cucinare un pesce, il baccalà appunto, diversamente dal solito.

La tradizione napoletana lo vede spesso cucinato con le olive oppure fritto, spesso in occasione delle feste di Natale.

Oggi invece lo troviamo nella veste di polpette.

Questa ricetta è tipica delle zone dell’entroterra salernitano di Mercato San Severino, in particolare della frazione montana di Spiano.

Le polpette di baccalà venivano infatti preparate dagli artigiani e dai contadini di quest’area.

Siamo nel XVII secolo, ed essi compravano all’epoca il pesce che meglio si conservava, il baccalà, dai pescatori cetaresi che si spingevano fin lì per vendere i prodotti ittici.

Oggi, questa ricetta, che si fa in genere il Venerdì prima della Domenica delle Palme, la si può gustare in alcuni locali della zona.

Si potrebbe anche pensare di cucinare questa pietanza per la vigilia di Natale, al posto del solito baccalà fritto o con le olive.

Vediamo questa interessante preparazione.

Polpette di Baccalà: la Ricetta tradizionale di Spiano, Mercato San Severino (SA)

Ingredienti

1 chilo di baccalà già ammollato, 2 chili di mollica di pane raffermo, 30 uova fresche, 250 grammi di formaggio pecorino, prezzemolo tritato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Preparazione

Cominciamo con il lessare il baccalà.

Dopo, togliere le lische e sminuzzarne le carni ben bene.

Bagnate poi tre quarti del pane, e il resto sbriciolatelo con le mani.

Sbattere le uova e aggiungere il sale, il pepe, il prezzemolo tritato e il formaggio pecorino grattugiato.

Alle uova sbattute arricchite di questi ingredienti aggiungete il pane bagnato prima e lavorate l’impasto con le mani per 3 o 4 minuti.

Aggiungete ancora il pane sbriciolato di prima e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Fate riposare il tutto per un’ora circa.

Trascorso questo tempo, prendete pezzetti di impasto e formate delle palline, le polpette di baccalà.

Friggete le polpette in abbondante olio extravergine di oliva bollente.

Fonte: “Salerno, una provincia da gustare”, Enzo Landolfi, ed. Printart, anno 2015.