di Mario Amodio
La fortuna di talune città la fanno anche le cattedrali del gusto. E Polichetti a Roccapiemonte è tra queste. Già, perché la pizzeria al centro della cittadina dell’Agro è diventata un vero e proprio elemento di attrazione e non solo per chi risiede nelle vicinanze. Cava. Salerno, la Costiera, i Paesi Vesuviani sono alcune delle aree da cui Policheti attrae la sua clientela.
Tutta alla ricerca di un’esperienza gastronomica che sia di grande qualità. E le aspettative per chi varca per la prima volta la soglia del nuovo locale, elegantemente ristrutturato, e presso il quale si viene accolti da una hostes che passa in rassegna la lista delle prenotazioni (il consiglio è di contattare il ristorante in anticipo chiedendo di riservare un tavolo) non sono affatto disattese. Soprattutto in termini di eccellenza.
Ben quattro le tipologie di pizza proposte da Antonio: la tonda, la pizza in ruoto, quella in pala e la doppio crunch.
Per le pizze classiche si può scegliere liberamente il tipo di impasto, il preferito tra i quattro disponibili, nelle altre sezioni del menù, invece, sono proposti topping specifici per ogni tipologia di impasto. Senza dimenticare, poi, gli ottimi e leggeri fritti
Nel menu estivo che dà ancora più spazio alle eccellenze del territorio spiccano anche le nuove creazioni, illustrate e degustate nel corso della serata di presentazione alla stampa organizzata dalla collega giornalista Laura Gambacorta.
La partenza è affidata alle “Seppie nocerine” in pala (interessante il topping in cui convivono provola, cipollotto nocerino brasato, tagliatelle di seppie, ventresca di tonno, crema di zucchine alla Nerano, basilico fresco e olio extravergine Cilento Dop).
Si è proseguito, poi, con la “Rosso fiume”, il “ruoto” presente in carta, con provola, crema di peperoncini verdi di fiume, tartare di gambero rosso, peperoncini verdi di fiume croccanti, maionese al limone di Sorrento, basilico fresco e olio extravergine Penisola sorrentina Dop.
Ottima anche la classica margherita: la Mozzarella di Bufala Campana Dop la fa da protagonista insieme al Pomodoro San Marzano, al Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi, al basilico fresco ed all’olio Dop del Cilento.
Spazio, poi, alla doppio crunch – la pizza di scarole – che fa rivivere in piena estate una tradizione tipicamente natalizia. Ecco la provola, la scarola ripassata, la scarola riccia marinata, le alici del salernitano, la maionese di olive caiazzane, pesto di pinoli e l’uva passa a regalare un tocco finale di dolcezza.
Grande l’attenzione ai dessert: dalle graffette ai lievitati, fino alla proposta estiva, la Crostatina di pasta frolla con crema pasticciera, mousse ai lamponi e fragole
Curata e coerente con il percorso degustativo la selezione di vini in abbinamento: Acino d’Alento Spumante metodo Charmat (metodo ancestrale) 2023 – Cantine Barone; Corridore 2022 – Cantine I Favati; Primula rosa Rosato Igt 2023 – Cantine Barone.
Ultimo aspetto, ma non meno importante, a riassumere l’essenza di un’estate su cui si è appena aperto il sipario il “Che fico!” (elisir di fico bianco del Cilento)”, anche questo espressione delle Cantine Barone.